Abbiamo visto come in un borsello a tracolla sia possibile portare con sé tutto il materiale elettronico per girare video, scattare fotografie, evitare di perdersi e georeferenziare i contenuti ripresi. Il trio che vi abbiamo presentato ha svolto il suo compito molto bene, in linea con quanto si aspetterebbe un turista sufficientemente tecnologico. Funzioni semplici, ma in grado di offrire anche possibilità avanzate e complesse, in quei casi in cui il livello dei semplici automatismi non sia sufficiente.
La piccola Kodak e il robusto Garmin hanno svolto il loro compito senza richiedere troppe attenzioni, grazie alla costruzione rugged e impermeabile, permettendoci di concentrare le attenzioni sulla più delicata Olympus E-620 e soprattutto sull'obiettivo ZUIKO Digital 8mm, dotato di una lente frontale a dir poco sporgente. Con tre gadget tecnologici è possibile fissare in modo indelebile i ricordi del viaggio, con fotografie e video e la possibilità di ripercorrere esattamente gli stessi passi anni dopo o virtualmente sul PC grazie alle tracce registrate dal GPS.
Una reflex professionale forse ci avrebbe permesso di districarci meglio in situazioni difficili, dove rumore agli alti ISO e corpo non tropicalizzato ci hanno sconsigliato di estrarre la E-620, ma, anche grazie all'ottica 8mm di fascia superiore, la piccola Olympus ha svolto molto bene i compiti assegnati. Stesso discorso, ma ancora più estremizzato per la Kodak Zx1: la qualità dell'immagine non è paragonabile alle cineprese professionali o di alta gamma, ma la comodità di tenerla in tasca, di spacciarla per un telefonino e di non temere pioggia, schizzi o polvere, permette sicuramente di riprendere immagini che solo i più temerari oserebbero girare con una videocamera da qualche migliaio di euro.
Discorso diverso per il GPS Garmin, che nel suo segmento si posiziona comunque in una fascia media. La buona durata delle batterie, unita alla sensibilità molto buona del chip GPS ci hanno permesso di non perdere quasi nessuna traccia del nostro viaggio. Il moschettone è poi molto comodo per assicurare il dispositivo a borse o tracolle, per tenerlo da un lato fuori dalle tasche per migliorare la ricezione, dall'altro per evitare di perderlo o farselo rubare.
L'esperimento del "viaggio tecnologico" ci ha del tutto convinto e il trio scelto ci ha pienamente soddisfatto nel suo complesso. Voi lettori di Hardware Upgrade avreste portato qualche dispositivo diverso, o con caratteristiche differenti? Oppure diteci quali gadget tecnologici arricchiscono i vostri bagagli quando siete in viaggio di piacere, quali sono quelli indispensabili e quali sono invece dei semplici accessori. Noi ad esempio abbiamo tralasciato del tutto l'aspetto delle comunicazioni, portando con noi un vecchio cellulare pieno di graffi, dual-band ma dalla buona autonomia: in un viaggio così restare a contatto con il mondo non era certamente una priorità.