Garmin è uno di quei nomi da sempre legati al mondo della navigazione satellitare GPS e i suoi prodotti dedicati all'outdoor hanno ormai una storia di molti anni. Una delle ultime evoluzioni per la fascia amatoriale è la serie Oregon, di cui noi abbiamo provato il modello 400t, caratterizzato da un corpo rugged contro schizzi, polvere e cadute. Anche in questo caso affidiamo a una tabella il riassunto dei dati tecnici tratti dal sito italiano Garmin :
Tipo GPS | High Sensitivity |
Schermo | Touch Screen 3” (7,6 cm) Transflective colour TFT 65k colori, retroilluminato (240 x 400 pixel) |
Dimensioni | 11,4 H x 5,8 L x 3,6 P cm |
Peso | 192,7 grammi (batterie incluse) |
Corpo | Rinforzato, completamente sigillato Impermeabile a norma IEC-529 ed IPX7 (impermeabile fino ad 1 metro per 30 minuti) |
Antenna | Antenna integrata |
Alimentazione | 2 batterie stilo di tipo AA NiMH o al litio |
Temperatura di funzionamento | da -20°C a +70°C |
Memoria interna per cartografia | 850 MB SLot MicroSD |
Cartografia precaricata | Basemap integrato non riscrivibile Cartografia topografica Europea 1:100000 Installazione cartografia aggiuntiva tramite software MapSource |
Altre caratteristiche | Bussola elettronica Altimetro barometrico |
Rispetto ai prodotti dedicati alla corsa o alla bicicletta il Garmin Oregon 400t ha un aspetto molto meno "tascabile", ma il corpo rinforzato in materiale plastico rende subito evidente uno dei punti di forza di questo GPS da outdoor: è impermeabile a norma IEC-529 ed IPX7, ossia può sopportare senza problemi l'immersione fino a 1 metro di profondità in acqua fino a trenta minuti. Polvere, schizzi d'acqua, pioggia, cadute, non sono cose che spaventano questo GPS, dotato di moschettone sganciabile sul posteriore per l'aggancio all'esterno dello zaino.
L'interfaccia utente è quella classica dei prodotti outdoor&sport di Garmin ed è personalizzabile nel numero e nel tipo dei campi visualizzati. Nell'interfaccia il touchscreen risulta molto comodo, decisamente di più delle versioni che non lo impiegano e lasciano l'uso di un numero limitati di tasti per la gestione delle funzioni; in ogni caso avremmo preferito una soluzione ibrida, che vedesse il touchscreen affiancato dai tasti, per tutte quelle situazioni in cui magari si impugna il GPS con una mano sola o si hanno le mani particolarmente sporche. L'unico tasto fisico è quello di accensione e spegnimento, che con la pressione breve gestisce anche il blocco e lo sblocco dello schermo, oltre fornire una scorciatoia per la gestione della luminosità.
Il display a colori è chiaro e ben definito, sufficientemente reattivo nell'interfaccia touchscreen; solo in pieno sole la necessità di coprire il display con una pellicola resitente a acqua e urti rende la visibilità ridotta e a volte insufficiente, ma con la semplice schermatura di una mano lo schermo torna ad essere leggibile. Il lato sotto il display ospita il connettore miniUSB per la ricarica e la connessione al PC, opportunamente protetto da uno sportello in gomma contro polvere e acqua.
Il posteriore ospita la slitta in metallo per l'aggancio del moschettone, che integra la linguetta per l'apertura della cover e l'accesso al vano batteria. Quest'ultimo può ospitare 2 batterie stilo AA, alcaline, al litio o ricaricabile. Rimossi gli accumulatori è possibile accedere allo slot microSD, utile per espandere la memoria del dispositivo, soprattutto in caso di cartografia molto dettagliata.