Sì viaggiare, canterebbe Lucio Battisti con quella voce che ha fatto la storia della musica italiana dagli anni sessanta in poi; chissà cosa si porterebbe in valigia quel gran genio del suo amico. Negli anni la lista delle cose indispensabili per un viaggio si è modificata in modo radicale, comprendendo sempre di più apparecchi elettronici, a scapito di elementi di prima sopravvivenza, migliorando con il passare del tempo anche le condizioni igenico-sanitarie per i turisti nei paesi in via di sviluppo. Archiviate le vacanze di Natale e con le settimane bianche già prenotate, è tempo di cominciare a pensare all'estate e alle mete dei nostri futuri viaggi. Proprio adesso abbiamo deciso di proporvi un breve reportage del nostro viaggio in Senegal dell'estate scorsa, con un occhio di attenzione ai gadget tecnologici contenuti nella nostra valigia. L'intento, oltre a "scaldare" i pensieri invernali, è quello di dare qualche spunto, considerando anche l'utilità di apparecchi magari non nuovissimi, ma certamente all'altezza del compito e soprattutto accessibili ora a prezzi contenuti.
In particolare per le due settimane in tour per la nostra destinazione africana la valigia si è riempita di una fotocamera reflex Olympus E-620, di una videocamera tascabile Kodak Zx1, di un ricevitore GPS e navigatore outdoor Garmin Oregon 400t. La scelta è caduta su questi oggetti per diverse ragioni. La reflex Olympus è una delle fotocamere a specchio più leggere e piccole della categoria nella fascia delle entry-level evolute, tra le primo prezzo la E-450 della stessa marca, la Pentax XM e le piccole Canon e Nikon offrono ingombri minori, ma anche un range di funzioni meno ampio; l'abbiamo accompagnata con il leggero o poco ingombrante zoom standard ZUIKO Digital 14-42mm f/3.5-5.6 (28-84mm equivalenti), ma ci siamo anche lasciati tentare dall'ottica di fascia superiore ZUIKO Digital ED 8mm f/4, un fisheye diagonale con copertura di 180° sulla diagonale e focale equivalente in formato Leica a 16mm.
La piccola videocamera Kodak è stata scelta per le sue caratteristiche di resitenza agli agenti atmosferici, a spruzzi d'acqua e polvere; inoltre è molto discreta, con il suo design molto simile a quello di un cellulare ed è semplicissima da utilizzare, con un ridottissimo numero di pulsanti. Ragioni simili per il Garmin Oregon 400t, protetto da urti e schizzi d'acqua grazie a un robusto corpo in materiali plastici e adatto a un lungo periodo di tracking GPS grazie al supporto per le schede di memoria microSD e per le batterie stilo.