La funzione Auto HDR all'opera in uno scatto in bianco e nero
L'aumento della gamma dinamica è uno degli argomenti che da qualche tempo è al centro dell'interesse di fotografi e produttori di macchine fotografiche. Sony da tempo equipaggia le sue macchine reflex e compatte di alta gamma, con il sistema Dynamic Range Optimizer, evolutosi nel tempo e arrivato alla versione attuale, inclusa nella dotazione di serie delle NEX-3 e NEX-5, attivabile su diversi livelli oppure lasciato agli automatismi della macchina.
Auto HDR e soggetti al limite del macro
Per l'utente meno smaliziato e soprattutto non interessato ai minimi dettagli e alla post produzione su PC il sistema può essere lasciato in perenne modalità automatica, offrendo un certo recupero di ombre e luci, aiutando soprattutto nelle condizioni di elevato contrasto. Funziona in modo eccellente già sui campioni pre-sample che abbiamo avuto modo di testare nella trasferta a Spalato il sistema auto HDR, evoluzione di quello visto sulla reflex Alpha 550.
Vista la rapida raffica a 7fps di cui sono capaci le piccole NEX in questo caso il numero degli scatti in bracketing è stato innalzato da 2 a 3, con un netto miglioramento della resa generale delle foto. Il sistema decide in automatico l'esposizione a forcella e fonde insieme gli scatti, ottimizzando in ogni parte dell'immagine l'esposizione, ma salvando anche lo scatto singolo correttamente esposto, in caso di ripensamento o cattivo funzionamento, anche a causa del movimento della mano del fotografo.
La resa è davvero ottima, la velocità di scatto quasi inavvertibile rispetto allo scatto singolo e l'elaborazione dell'HDR molto più veloce di quanto visto sulla Alpha 550: in sostanza la funzione è utilizzabile praticamente sempre e senza cavalletto per le foto di soggetti statici, ma ha dimostrato di lavorare molto bene anche quando i soggetti si muovono leggermente durante i tre scatti, riuscendo a non lasciare particolari scie.
La tecnologia è molto utile in condizioni di elevato contrasto e riesce a fare miracoli nel recupero delle ombre, anche quando si scatta a mano libera. Qui sotto vi proponiamo un confronto tra lo scatto singolo esposto in base ai dati dell'esposimetro e quello ottenuto con la funzione Auto HDR: alcuni dei risultati parlano da soli.