Nell'ultimo anno le fotocamere ibride, note anche con l'appellativo di EVIL (Electronic Viewfinder Interchangeable Lenses), hanno riscosso un ampio successo, tanto da diventare best seller in alcuni mercati, primo fra tutti il Giappone. Sony allo scorso PMA aveva messo in mostra i suoi primi mock-up di ibride e tutti si attendevano la novità al prossimo Photokina: in realtà la poliedrica azienda nipponica è arrivata sul mercato ben prima, proponendo la sua particolare interpretazione del tema.
Il target di pubblico delle nuove fotocamere Sony si orienta particolarmente verso i DSC-upgrader, ossia verso quella ampia fetta di utenti utilizzatori di fotocamere compatte interessata a macchine con prestazioni e funzionalità avanzate, ma non attirata dalla complessità e dagli ingombri delle reflex. Si tratta di utenti che invidiano al mondo reflex la resa dello sfocato e gli scatti in condizioni di scarsa luminosità, ma che considerano imprescindibile la portabilità della macchina fotografica.
Un'utenza che percepisce la bellezza dello sfocato ottenibile con le reflex, ma che magari non conosce e non è interessata ad approfondire concetti come la profondità di campo, e che vuole ottenere gli stessi effetti in modo più semplice. Come ci ha confermato anche Jorge Rojas, Group Product Manager di Sony Italia , le nuove NEX si indirizzano proprio verso questo tipo di pubblico. Ecco la sua opinione e la sintesi delle possibilità di queste nuove fotocamere nell'intervista che abbiamo realizzato nel press briefing che è seguito alla conferenza di lancio dei nuovi prodotti, alla presenza dei vertici dell'azienda giapponese.