Leica S2 è uno dei prodotti in cui il marchio tedesco crede di più: presentata in anteprima al Photokina 2008 è stata annunciata in Italia in occasione del lancio della M9, avvenuto in occasione di una data particolare 09/09/09 (chissà cosa ci attenderà il 10/10/10). Si tratta di una medio formato vestita dal reflex 35mm, pensata per unire i vantaggi delle due categorie. Abbiamo parlato con Jean-Jacques Karatchian, Sales Area Manager Leica S2, per avere il polso della situazione del mercato di questo importante prodotto, il cui costo del solo corpo macchina supera i 15.000 euro:
Il viaggio a Solms è stato anche l'occasione per avere un contatto diretto con la Leica S2, dopo un workshop tecnico alla Leica Akademie, creata per aiutare gli appassionati a conoscere meglio le proprie fotocamere e a tirare fuori il meglio da ogni scatto effettuato con una fotocamera con il bollino rosso. Nonostante uno specchio di dimensioni maggiori di quello delle reflex full frame, la prima cosa che colpisce scattando con la Leica S2 è la morbidezza dello scatto, molto attutito in vibrazioni e rumore.
Una Leica S2 ripresa da una sorella
(cliccando sull'immagine si apre il JPEG a risoluzione piena sviluppato a partire dal file RAW .DNG: l'immagine pesa 18MB)
Il corpo ha dimensioni e peso considerevoli, soprattutto per chi non è abituato alle full frame, che in ogni caso sono più piccole e leggere. L'ergonomia è comunque buona e dopo aver familiarizzato con il menu personalizzabile a 4 tasti (di generose dimensioni) la Leica S2 diventa facilmente un prolungamento di mani e occhi, anche grazie al mirino, al top per quanto riguarda dimensioni e luminosità.
Gli obiettivi del nuovo sistema S sono studiati per sostenere l'elevata risoluzione del sensore prodotto da Kodak, che offre 37,5 megapixel su un'area di 30x45mm. Gli obiettivi offrono aperture di diaframma elevate per una medio formato: su questo tema Leica tiene inoltre a sottolineare il concetto di "apertura equivalente" nei calcoli della profondità di campo.
Si tratta di un concetto molto meno utilizzato rispetto a quello della "focale equivalente", astrazione utile per paragonare le inquadrature possibili con macchine caratterizzate da sensori e otttiche diferenti. Variando le dimensioni del sensore varia l'angolo di campo inquadrato da un obiettivo di una certa focale: il calcolo più frequente è quello della focale equivalente tra reflex 35mm e APS-C dove, ad esempio, un obiettivo da 50mm inquadra un angolo di campo pari a quello di una full frame con un obiettivo da 75mm, per cui di dice che ha una "focale equivalente al formato 35mm" di 75mm.
Il concetto di profondità di campo equivalente è simile e risulta molto chiara dall'esempio portato da Peter Karbe, Direttore dello sviluppo delle ottiche Leica, in merito all'obiettivo 70mm F2.8. Facendo i calcoli si scopre che la focale equivalente è pari a 56mm, rientrando nella categoria dei "normali", e che la profondità di campo di 44mm, con messa a fuoco a una data distanza, è la stessa permessa da un 50mm F2.2 su full frame. Il paragone può estendersi anche nell'altro senso rendendo evidente come al diminuire delle dimensioni del sensore diminuiscono anche le possibilità di staccare un soggetto dallo sfondo sfruttando lo sfocato.