Premessa: quelli che riportiamo sono scatti preliminari, ottenuti per giunta un con modello di Sony α55 pre-produzione, che potrebbe differire rispetto alla versione commerciale attesa per la fine di settembre. L'impressione è quella di avere in mano un prodotto solido, ma lontano dai top di gamma sia di casa Sony che di altre marche prestigiose. In ogni caso è chiaro: la scelta di Sony è chiaramente quello di offrire un'ottima tecnologia e caratteristiche di rango in un corpo macchina compatto. Non è escluso poi che si potranno vedere evoluzioni in salsa Transluscent Mirror Technology in futuro, con doppia ghiera tempi/diaframmi (stranamente assente sul modello α55) ed eventuali tropicalizzazioni.
D'altro canto si può ben capire la cautela Sony: si tratta di una nuova tecnologia, il cui esito commerciale rimane tutto da verificare. Le impressioni generali, tratte nel corso della breve prova sul campo, sono buone. A margine di una certa complessità nei menù di scelta, non abbiamo avvertito grandi differenze con i modelli reflex digitali tradizionali all'atto della ripresa, complice la ricca dose di informazioni disponibili sia nel mirino sia nel display dorsale orientabile.
Manual, 1/60, f/10, ISO 100 |
Manual, 1/60, f/10, ISO 100 |
Manual, 1/60, f/10, ISO 100 |
Manual, 1/60, f/10, ISO 100 |
Manual, 1/60, f/10, ISO 100 |
Manual, 1/80, f/10, ISO 1600 |
Manual, 1/1250, f/10, ISO 12800 |
Manual, 1/400, f/10, ISO 800 |
Manual, 1/640, f/10, ISO 800 |
Manual, 1/320, f/10, ISO 400 - B/N |
Manual, 1/15, f/10, ISO 400 |
Manual, 1/15, f/10, ISO 400 |
Cliccando sulle miniature è possibile visualizzare le immagini in formato JPEG alla risoluzione di 4912 x 3264 pixel così come catturate dalla macchina. Nel brevissimo tempo a disposizione (consultando i dati EXIF si potrà notare come sono passati solo 8 minuti dal primo all'ultimo scatto...) abbiamo cercato di spaziare fra diversi valori di ISO, compreso 12800. Si tratta di uno scatto improvvisato, che mette in mostra come forse sia un valore un po' troppo tirato per poter essere usato normalmente, relegandolo a impostazione di emergenza.
Ben diverso il comportamento a 800 e 1600 ISO, dove il calo qualitativo dovuto alla presenza di rumore appare decisamente accettabile. Vi è da dire che non è ancora possibile importare i file grezzi a mezzo ACR (Adobe Camera Raw), trattandosi di fatto di un sample pre-produzione. Impossibile quindi, ad oggi, capire quale margine di intervento abbia l'algoritmo di contenimento del rumore. Al di sopra della media degli apparecchi di pari prezzo, e in maniera sensibile, ci è apparsa la gamma dinamica, sebbene anche in questo caso di stratta di sensazioni dedotte da pochi scatti che necessitano di ulteriori approfondimenti. Quando sarà possibile avere una versione finale di una o entrambe le macchine, non mancheremo di essere più precisi su tutti gli argomenti che stanno più a cuore agli appassionati di fotografia.
Per chi si fosse posto il problema, lo specchio fisso dispone di un tasto di sgancio (vedere le foto nella gallery nella pagina seguente), qualora si renda indispensabile pulire manualmente il sensore. Dovendo trarre un sommario giudizio posso personalmente dire che la macchina mi ha convinto, pur partendo da uno scetticismo indotto dal dover analizzare per mestiere le novità tecnologiche, in molti casi spinte e sorrette da un marketing che enfatizza le reali potenzialità. La raffica molto veloce è veramente disponibile, così come la possibilità di scattare a ISO non altissimi ma alti sicuramente, oltre ad aver gradito un approccio "da reflex".
Certo, l'approccio di Sony è cauto: se da una parte strizza l'occhio all'utente con una certa esperienza, dall'altro non dimentica il pubblico meno esperto, come testimoniato dalla presenza di programmi preimpostati, suggerimenti per lo scatto e dalle dimensioni contenute, un riguardo che viene messo da parte nei modelli di fascia alta. Siamo di fronte a una rivoluzione? Presto per dirlo. Sicuramente si tratta di un nuovo modo per andare oltre agli schemi tradizionali, cercando di combinare tecnologia all'avanguardia ed ergonomia reflex, compatibilità con gli obiettivi tipici di tutte le Sony Alpha con la rinuncia al mirino ottico. Quello che Sony offre in cambio per queste rinunce è però qualcosa di importante, almeno in certi ambiti. Raffica di scatto ad alta cadenza e autofocus continuo permettono di scattare in situazioni quasi impossibili per modelli reflex di fascia bassa e medio-bassa. Ancora una volta è una questione di esigenze personali. Personalmente, tornando ai dubbi dell'introduzione, collocherei queste macchine nel settore delle "normali" reflex, senza preoccuparmi troppo della presenza o meno di un pentaprisma o di uno specchio, ribaltabile o fisso che sia.