La cura dimagrante a cui Panasonic ha sottoposto la nuova nata mirrorless è evidente fin dai primi istanti in cui la si impugna, ma il lavoro fatto per ottimizzare la leggera buna sul frontale rende l'ergonomia della macchina molto buona. La mancanza della ghiera dei modi lascia sulle prime un po' perplessi, ma la soluzione touchscreen di scelta dei modi, anche grazie all'interfaccia ridisegnata e un display più reattivo rispetto alla G2, è una cosa a cui ci si abitua in fretta. Alla modalità Intelligent Auto, prima integrata nella ghiera, è stato ora riservato un pulsante fisico e retroilluminato vicino a quello di scatto.
Questa intelligenza artificiale sviluppata da Panasonic in grado di riconoscere automaticamente le caratteristiche dell'inquadratura e adattare i parametri di scatto (tempi, diaframmi, ma anche profili colore, nitidezza, saturazione e intervento delle tecnologie di ottimizzazione di risoluzione percepita e gamma dinamica) funziona molto bene e spesso i risultati che riesce a ottenere in modo istantaneo superano quelli ottenibili da un fotografo esperto nello stesso lasso di tempo dato che richiederebbero un'attenta regolazione dei parametri di scatto.
La scelta fatta da Panasonic è simile a quella operata da Sony per le sue NEX, anch'esse prive della ghiera dei modi fisica, ma dotate di un sistema di scatto intelligente molto avanzato. Come ha chiarito anche l'intervista in apertura Panasonic Lumix GF2 è un prodotto dedicato a chi cerca compattezza e semplicità e quindi la filosofia è condivisibile: la gamma EVIL Panasonic mette poi a disposizione per i più esigenti modelli come la G2 e la GH2, maggiormente indirizzati a un pubblico avanzato e che richiede tutti i comandi manuali a porta