La qualità delle immagini in uscita dalla Nikon D3100 è elevata e viene mortificata dall'uso dell'obiettivo kit: sebbene piccola ed entry level la reflex merita ottiche di categoria superiore per dare il meglio di sé. Il sensore CMOS APS-C da 14,2 megapixel offre ottima risoluzione, anche se la compressione JPEG effettuata dalla macchina non gli rende completamente ragione. Non scattare in RAW e sviluppare le immagini in camera chiara è quasi un delitto vista la bonta del file .NEF. Da questo punto di vista non aiutano alcune delle limitazioni imposte per mantenere la macchina entry level ed evitare l'interferenza con le fasce superiori: in particolare ci riferiamo all'applicazione del filtro di attenuazione del rumore, che offre solo due possibilità, acceso o spento.
Come spesso accade su questo tipo di macchina i JPEG standard che vengono salvati sono caratterizzati da un approccio molto conservativo e risultano morbidi all'analisi del dettaglio. L'uso dei picture control permette di regolare i parametri di nitidezza, contrasto, luminosità, saturazione e tinta e di arrivare a file più di impatto già al salvataggio JPEG. Anche in questo caso però quello che si può ottenere dallo sviluppo dei file RAW è molto di più.
Nel giudizio su Nikon D3100 alla voce semplicità troviamo anche la facilità con cui è possibile scattare buone fotografie a mano libera anche in condizioni di luce difficili grazie all'elevata sensibilità ISO raggiungibile. Con un po' di attenzione e ricorrendo alle alte sensibilità è quasi sempre possibile trovare un tempo di sicurezza adatta, soprattutto quando si utilizza l'obiettivo fornito in kit, dalla poca estensione tele. 800 ISO sono da considerare tra le sensibilità normali, senza compromessi. A 1600 ISO comincia ad emergere del rumore, ma soprattutto lavorando in RAW è riducibile a una grana molto sottile, praticamente invisibile in fase di stampa.
Lo stesso scatto a 1600 ISO in tre versioni: JPEG prodotto dalla macchina, RAW sviluppato con CaptureNX 2, RAW sviluppato con ACR 6.3
Qui sopra lo stesso scatto a mano libera proposto in tre versioni diverse: così come uscito in formato JPEG dalla fotocamera, RAW sviluppato con il programma opzionale Nikon CaptureNX 2 e da ultimo il RAW sviluppato con Adobe Camera RAW 6.3 forzando la mano sul recupero delle ombre e sulla pulizia dell'immagine. Quando le situazioni contingenti non permettono una posa ragionata e stabile il valore di 3200 ISO è ancora pienamente utilizzabile: qui sotto vi proponiamo uno scatto rubato 'al volo' per le strade di Barcellona, in cui abbiamo elevato di un EV la sensibilità per provare a scongiurare il micromosso.
In questo caso mettiamo a confronto il file JPEG prodotto dal processore EXPEED 2 della Nikon D3100 con quello prodotto da PC a partire dal negativo digitale .NEF e sviluppato con il software di gestione incluso nella confezione della fotocamera Nikon ViewNX 2. Rispetto al più evoluto (e proposto a pagamento) CaptureNX 2 il programma di gestione e sviluppo fornito in bundle offre strumenti molto più limitati, soprattutto sui controlli fini dell'immagine, come ad esempio la nitidezza e il contenimento del rumore. I due file non sono molto dissimili nel risultato finale e ci sentiamo di dire che il capo d'applicazione del software fornito in confezione è abbastanza limitato e circoscritto alle macro regolazioni, soprattutto quelle sui toni dei colori e il bilanciamento del bianco. A confronto anche lo stesso .NEF sviluppato con ACR secondo il nostro gusto, che predilige una grana più fine e con il tentativo di schiarire leggermente le ombre.