La competizione è articolata in diverse sezioni: sono preponderanti le categorie dedicate si professionisti, ma c'è spazio anche per i giovani delle scuole di fotografia e per i semplici appassionati: in particolare gli scatti vincitori sono stati selezionati tra 53.223 opere di fotografi professionisti e 51.878 immagini candidate per la categoria Open, dedicata agli amatori. I partecipanti sono risultati provenienti da 162 paesi, con un dato di partecipazione in continua crescita durante le quattro edizioni della manifestazione.
I vincitori della categoria Open sono stati selezionati sulla base di un solo scatto, si può quindi dire che è stata eletta la miglior foto proveniente da amatori. Il titolo di "Sony World Photography Awards Open Photographer of the Year" è andato al trentasettenne gioielliere di Hong Kong Chan Kwok Hung per lo scatto "Buffalo Race".
© Chan Kwok Hung courtesy of Sony World Photography Awards 2011
Grazie al momento colto durante una tradizionale gara di bufali nelle campagne indonesiane il fotografo si è meritato un premio in denaro di 5.000 di dollari e una reflex digitale Sony con relativa attrezzatura. Parlando la mattina dopo la premiazione con Chan Kwok Hung abbiamo scoperto che la foto gli ha richiesto una giornata di lavoro, 700 scatti di cui solo 50 utilizzabili e una buona dose di riflessi per porsi al centro dell'azione e scansarsi al momento giusto evitare di finire investito dai concorrenti.
©Louis Boulet courtesy of Sony World Photography Awards 2011
Interessante è la parte di concorso dedicata agli studenti di fotografia, settore educativo dove purtroppo il nostro Paese latita, se non con corsi che fanno da corollario ad altri percorsi, ad esempio ad indirizzo artistico o legati al mondo del design. Questa sezione ha visto la partecipazione di ben 200 istituti a livello mondiale. I fotografi di ciascuna delle università giunte in finale hanno avuto un mese di tempo per realizzare con le loro fotocamere Sony Alpha una serie di immagini ispirate al tema "Actions speak louder than words" ("Le azioni parlano più forte delle parole"), creato in collaborazione con Young Tate Online, il programma digitale del Tate per i giovani creativi.
In questo caso si vede come la richiesta di scattare i progetti con reflex di casa Sony abbia anche un diretto risvolto commerciale, diffondendo tra i più giovani la conoscenza diretta dei prodotti del costruttore nipponico. Il vincitore Louis Boulet è stato chiamato sul palco durante la serata per ricevere il premio devoluto alla sua scuola, che consiste in un'attrezzatura completa Sony per il digital imaging, del valore di circa 45.000 euro.