Una vecchia polaroid scolorita può essere molto più emozionante di un perfetto scatto digitale: questo è un dato ormai assodato. Oltre alla bontà tecnica e qualitativa delle foto nelle immagini c'è qualcosa di emotivo e non misurabile che ne determina il gradimento o meno da parte di una persona. Rievocare sentimenti legati alla gioventù o all'infanzia è certamente parte importante di questa parte più emotiva della fotografia: principalmente è questa la base del successo dei filtri creativi che permettono di regalare un'aura vintage alle immagini scattate con i moderni mezzi digitali.
Il grande successo di questo tipo di filtri è nato sugli smartphone (applicazioni come Instagram e Hipstamatic ormai spopolano) e gradualmente ha colonizzato anche le fotocamere, trovando ulteriore successo in ambito mirrorless e anche nel settore reflex. Applicando questo tipo di filtri si degrada in parte la qualità dell'immagine, ma proprio questo degrado riesce a regalare ai freddi pixel digitali una carica emotiva diversa, che pesca nei ricordi delle persone e nel richiamo ai tempi che furono.
Dire fotografia vintage è dire pellicola, un settore dove un marchio storico come Kodak può certamente dire la sua. L'azienda statunitense ha contribuito in modo fondamentale allo sviluppo dell'era della fotografia digitale, ma non è riuscita ad affermarsi nell'immaginario collettivo così tanto quanto invece aveva fatto con le sue pellicole, capaci di democratizzare le fotografia. Se da un lato il colosso statunitense continua a lavorare per migliorare la tecnologia fotografica digitale, è nota ad esempio la collaborazione per produrre i sensori di prodotti come le fotocamere Leica di alta gamma, sul lato consumer Kodak ha perso un po' di smalto, cercando negli ultimi anni nuove strade per democratizzare le fotografia.
Molto forte negli USA il marchio trova più difficoltà ad affermarsi negli altri mercati consumer, ad esempio quelli europei. L'ultima mossa dell'azienda di Rochester è quella di sfruttare l'ondata di passione vintage per riportare in auge il suo nome, soprattutto legato a storiche pellicole. Avendo una bagaglio di esperienza secolare Kodak ha quindi riversato in digitale le caratteristiche che hanno reso famose le sue pellicole per foto e diapositive, integrando nelle ultime nate della casa alcuni filtri che vanno a mimare i più famosi film 35mm.