La nuova nata di casa Panasonic si colloca nel solco degli altri due modelli della serie GF, Lumix GF1 e Lumix GF2. la strategia Panasonic passa attraverso la differenziazione chiara dei corpi macchina anche in ambito mirrorless: se la serie G, con l'ultima nata G3, è quella più generalista, la serie GH rappresenta il top di gamma, anche in ambito video, e la serie GF si indirizza al pubblico che desidera il massimo contenimento di pesi e dimensioni.
Con dimensioni pari a 107,5x67,1x32,0mm contende la palma di mirrorless più piccola sul mercato a Sony NEX-C3. Panasonic ha per questa macchina fotografica il sensore Live MOS da 12 megapixel assistito dal processore Venus Engine VII HD con supporto AVCHD Full HD 1080i. Capace di raffica a 4fps, la macchina si può spingere fino a 6400 ISO di sensibilità massima. Il retro ospita un display da 3" con risoluzione 460k punti. Come dicevamo non manca il piccolo flash a scomparsa, questa volta posizionato al centro della macchina: offre numero guida GN6.
Interessanti novità sono quelle che riguardano l'interfaccia con la macchina che guadagna una ghiera di regolazione concentrica al joypad sul retro e il supporto touchscreen. L'accoppiata dei due offre un buon supporto, rendendo l'interfaccia abbastanza intuitiva. Seguendo il trend del momento Panasonic ha arricchito i suoi picture stile con nuovi filtri creativi come l'effetto miniuatura, quello che sottolinea l'espressività degli scatti, high e low key e una sorta di HDR ottenuto operando sulle curve e massimizzando il recupero di luci e ombre, con risultati non sempre all'altezza della sufficienza.
Alla tecnologia Intelligent Auto iA, di cui abbiamo spesso decantato le doti positive, Panasonic aggiunge Intelligent Auto Plus iA+, che rappresenta un passo evolutivo e prende controllo di un maggior numero di parametri di scatto. Il fotografo dalla ghiera virtuale dei modi che si trova nel menu può scegliere quale delle due tecnologie utilizzare.
La nuova ottica va a sostituire il precedente modello della stessa Leica e affianca alle caratteristiche già note il trattamento superificiale delle lenti Nano Surface Coating, studiato per minimizzare i riflessi e i loro effetti negativi. L'obiettivo perde la scala delle distanze di messa a fuoco e la regolazione dei diaframmi dal barilotto dell'obiettivo. Ora l'unica ghiera presente è quella per la messa a fuoco. L'obiettivo dovrebbe essere più leggero e compatto del suo predecessore e presentarsi a un prezzo più competivivo, abbattendo forse la barriera dei 1000 dollari.