Fotografare con un minimo di criterio è molto più che alzare l'apparecchio fotografico (qualunque esso sia) e fare click. Prima ancora di fotografare, serve concentrarsi su un aspetto molto importante che gioca un ruolo determinante nella già citata armonia che metterà le basi a uno scatto percepito come gradevole: l'inquadratura. Dopo aver parlato di orientamento dell'apparecchio fotografico, vediamo due esempi.
Gabbiano 1
Gabbiano 2
Prendiamo come modello un gabbiano, qui ritratto in volo e con uno sfondo uniforme per semplificare il discorso Questi due casi, è bene dirlo subito, non sono considerati particolarmente riusciti per il comune sentire fotografico. Il perché è presto detto. La prima immagine ritrae il gabbiano, e ci siamo, ma è priva di un un suo “svolgimento”. L'immagine sarebbe perfetta per un trattato di ornitologia, per intenderci. Troppo centrata e simmetrica.
Alla seconda immagine va ancora peggio: si capisce, guardandola attentamente, che c'è qualcosa di "poco armonioso". Il gabbiano sembra andare a sbattere contro il lato sinistro dell'immagine e, pur rompendo la "fredda" simmetria della prima immagine, continua a non convincere. In base a un paio di regole, che vedremo nella prossima pagina, possiamo affermare che, potendo scegliere, l'immagine si sarebbe dovuta comporre come nell'immagine seguente:
Gabbiano 3
Il soggetto è decentrato e ha un suo svolgimento, in questo caso un po' di spazio nel verso del volo. Inoltre, importante, non è soggetto a una rigida simmetria che, come avrete intuito, si tende mediamente ad evitare.
Il posizionamento del soggetto non è causale, ma risponde a una regola celebre di derivazione pittorica, ovvero la regola dei terzi, che andremo a trattare nella pagina seguente.