Nikon Coolpix P7000, Canon PowerShot G12 e Olympus XZ-1 sono tre compatte premium, quella fascia che punta ad attirare il pubblico alla ricerca di una qualità maggiore rispetto alle solite compatte da scaffale, ma che non vuole rinunciare alla portabilità della fotocamera e per cui mirrorless e reflex sono troppo ingombranti. Il pubblico di riferimento è anche quello che vuole accoppiare alla sua reflex una macchina di dimensioni più contenute, ma che offra la flessibilità dei file RAW, ottica di buona qualità e una resa dell'immagine almeno più che sufficiente. Si tratta di una fascia di mercato con parziale sovrapposizione con il fenomeno del momento, le mirrorless che grazie ad alcuni riposizionamenti di prezzo hanno visto alcuni modelli da più tempo sul mercato scendere sotto i 400 euro nei kit con obiettivo standard.
Nikon Coolpix P7000 è il più vecchio dei tre prodotti e a settembre compirà un anno: ha sancito il ritorno di Nikon nel segmento delle compatte premium con slitta flash esterna dopo un periodo in cui il colosso giapponese ci aveva creduto poco. In rete la fotocamera è disponibile con prezzi compresi tra circa €375 e €400.
Canon PowerShot G12 ha rimpiazzato il precedente modello PowerShot G11 a poco più di un anno dalla presentazione, correggendo il tiro di un prodotto dalle buone potenzialità, ma con qualche mancanza. Del lotto è l'unica ad avere un display orientabile, particolare che in molti trovano molto comodo, ma è anche la più cara, con prezzi compresi tra €439 e €469 in rete.
Olympus XZ-1 segna l'ingresso del produttore giapponese nel segmento delle compatte premium, dopo alcuni modelli molto convincenti degli albori del digitale. Si tratta di un prodotto figlio anche dell'esperienza EVIL accumulata da Olympus con le sue PEN, tanto da essere l'unica compatta della casa nipponica a fregiarsi del marchio Zuiko, generalmente dedicato alle ottiche intercambiabili. Presentata a gennaio, dopo alcuni teaser al Photokina, è disponibile in rete a prezzi da €399 a €439 e offre un display OLED dalla buona leggibilità anche in esterni.
Le tre compatte offrono molto ai fotografi esigenti: da un lato Canon e Nikon hanno puntato molto sulla massima flessibilità dei comandi, disseminando ghiere, scorciatoie e pulsanti personalizzabili in giro per il corpo di P7000 e G12, cercando di attirare i fotografi in arrivo dal mondo reflex, dall'altro Olympus ha scelto una filosofia maggiormente improntata alla semplicità, anche grazie alla comoda ghiera concentrica all'obiettivo, strizzando chiaramente l'occhio a chi sale al segmento premium da quello delle compatte. Tutte offrono la possibilità di collegare flash esterni alla slitta, aumentando la flessibilità del sistema.
Olympus è quella con l'ottica più luminosa del gruppo su tutta l'estensione focale (1:1.8-2.5), ma anche quella che si spinge meno in là sul fronte delle focali tele (4x contro 5x di G12 e 7.1X di P7000, con diaframma massimo però F2.8 alla focale minima e F4.5 e 5.6 a quella massima), ma anche quella con il corpo più leggero e snello, frutto di una scelta precisa sul fronte dell'accumulatore (Nikon addirittura utilizza la stessa batteria delle reflex entry level come Nikon D3100).
A livello di qualità fotografica Nikon P7000 si posiziona un gradino sotto le due concorrenti, sia per pulizia dell'immagine sia per dettaglio, mentre Canon e Olympus se la giocano, con la prima più orientata alle basse sensibilità a mantenere alto il dettaglio e la secondo la pulizia generale del file JPEG. Agli alti ISO Nikon perde ulteriore terreno, mentre Canon e Olympus si scambiano i ruoli fino a 3200 ISO. P7000 e XZ-1 si spingono un gradino più in alto, ma in entrambi i casi si tratta di una sensibilità di emergenza, da utilizzare se proprio non si hanno altri mezzi a disposizione.
Si tratta di tre prodotti, soprattutto G12 e XZ-1, in grado di regalare buone soddisfazioni ai fotografi, con P7000 e G12 in grado di essere cucite addosso al fotografo più esperto, anche il professionista, e XZ-1 forse più adatta all'utente consumer esigente.