Nelle scorse settimane si è tenuta a Milano la prima edizione italiana di iStockalypse, manifestazione che in più giorni raccoglie buyer e contributors per workshop, incontri, sessioni di scatto con modelli e modelle in location appositamente selezionate e allestite. iStockalypse nasce nel 2005 come manifestazione ufficiale di iStockphoto, appunto per creare un punto di incontro tra artisti, creativi e fotografi a livello internazionale e come luogo di discussione su mondo del microstock.
La tappa italiana ci ha permesso fare quattro chiacchiere con Nicola Ghezzi, country manager di iStockphoto per l'Italia, e di seguire un paio di panel di discussione. In particolare i workshop si sono concentrati da un lato a presentare le esigenze di alcuni importanti compratori italiani, che utilizzano iStock per reperire immagini royalty free da utilizzare nei propri progetti, dall'altro a presentare casi di contributor di successo, che hanno fatto del microstock la o una delle fonti principali di reddito.
Nel primo caso conoscere le esigenze di chi compra le immagini è fondamentale per i venditori per poter calibrare i contenuti da proporre, in modo da massimizzare le possibilità di download. In particolare durante il workshop dedicato hanno preso la parola due agenzie che si occupano di progetti grafici, il responsabile del design dei progetti web di Mediaset e il portavoce di un'azienda che ha utilizzato iStock come contenitore per trovare immagini d'impatto per mostrare le potenzialità di un software di elaborazione fotografica.
Nei primi due casi le immagini scelte tra quelle di iStockphoto rappresentano la base di partenza per combinazioni grafiche: se una volta per un logo, un manifesto, una brochure si pensava uno scatto e lo si commissionava al fotografo, ora si va invece in cerca di elementi di base da combinare a piacimento. per questo uno dei requisiti fondamentali è che l'elemento principale della foto sia facile da manipolare (ad esempio ritagliare).
In questo campo sono quindi molto utilizzati gli oggetti singoli chiaramente distinti dallo sfondo. Gli oggetti devono essere realistici e passa in secondo piano la creatività totale dello scatto: quello che conta è un punto di vista originale accompagnato dalla facilità di manipolazione. Fondamentale è il buon posizionamento del contenuto: bisogna provare a mettersi nella testa dei designer e capire come e cosa potrebbero ricercare per i propri progetti e proporre contenuti che si avvicinino al massimo alla loro esigenze.
Spesso è buona cosa proporre variazioni sul tema, in modo da proporre all'utilizzatore alternative da sottoporre all'attenzione dei clienti: ad esempio gli stessi modelli con diverse espressioni, differenti pose e vestiti. Inoltre le foto non devono essere esagerate dal punto di vista dei principali parametri (contrasto, saturazione, nitidezza): la foto deve essere un buon punto di partenza da cui il grafico deve essere libero di scegliere la direzione in cui muoversi. In particolare gli esperti consigliano di non applicare filtri per aumentare la nitidezza, in quanto questo è un parametro intrinsecamente legato all'utilizzo finale dell'immagine, ad esempio le dimensioni e la risoluzione di stampa.