Come spesso accade i rumors si sono rivelati in gran parte corretti, lasciando spiazzati quelli che avevano espresso perplessità su alcune delle caratteristiche che erano trapelate. Innanzitutto è vero che la nuova Canon EOS-1D X unifica le due precedenti serie 1 e infatti sostituisce EOS-1D Mark IV e EOS-1Ds Mark III. Scompare il formato APS-H e la nuova EOS si allinea verso l'alto al formato full frame.
È risultata fondata anche l'indiscrezione in merito alla risoluzione del sensore: il CMOS in dote a Canon EOS 1D X offre 18,1 megapixel ed è un elemento pensato non tanto per offrire la massima risoluzione, ma le massime prestazioni in termini di velocità e riduzione del rumore. Non solo la conversione del segnale è gestita da singoli amplificatori posti in ogni pixel, ma la tecnologia CMOS Canon integra avanzati circuiti di riduzione del rumore in ogni pixel.
Canon dichiara il valore delle sensibilità ISO utilizzabili compreso tra 100 e 51.200 ISO, con espansione possibile a 50 e fino a 204.800. L'adozione di un doppio processore DIGIC 5+ permette uno scatto a raffica fino a 14 fotogrammi al secondo in modalità SuperHigh Speed (solo JPEG) o 12 fotogrammi al secondo a piena risoluzione con conversione A/D a 14 bit.
Nuovi sia l'otturatore sia il meccanismo che muove lo specchio, per ridurre il ritardo e il rimbalzo di quest'ultimo. L'otturatore offre tempi di scatto fino a 1/8000s e viene garantito per una durata di 400.000 cicli di scatto. Canon ha lavorato sul buffer per rendere la memorizzazione delle immagini talmente veloce da non riempire il buffer anche nelle raffiche prolungate, sarà interessante vedere i risultati a cui è giunto il colosso nipponico.