La Cina è un paese davvero sconfinato, popolato da circa 1,3 miliardi di persone, ma con ancora molto territorio a disposizione per la propria espansione. Proprio questa caratteristica ha dato vita ad alcuni distretti industriali specializzati, in cui il governo ha concentrato aziende di un determinato settore, creando veri e propri poli di produzione in cui aziende, terzisti e centri di ricerca lavorano a stretto contatto. La creazione di tali agglomerati ha degli indubbi vantaggi dal punto di vista della produzione, ma sicuramente non è stata indolore per le popolazioni e per il territorio: il susseguirsi di nuove costruzioni e infrastrutture (come strade e ponti) che consumano gli spazi della campagna tra Shanghai e Wuxi, e con esso gli insediamenti di contadini, è testimone delle profonde modificazioni che lo sviluppo industriale sta portando al territorio cinese.
Wuxi, a circa 130 km a nord di Shanghai, nel sud-est della Cina, è un esempio di questi distretti industriali: una città in rapida espansione è popolata da 6,3 milioni di abitanti e conta circa 1500 aziende, molte delle quali specializzate nel mondo dell'imaging. Attraversando la città in direzione dello stabilimento Nikon abbiamo incontrato grossi complessi di edifici con in bella vista i marchi dei principali player del settore: Sony, Panasonic, Epson, Agfa, Konica Minolta e Kodak sono alcuni di quelli che siamo riusciti a registrare.
Si tratta di un distretto in cui tra le 1500 aziende presenti trovano spazio 300 compagnie giapponesi e 300 ditte tra statunitensi ed europee, a testimonianza del fatto che la delocalizzazione della produzione del mondo occidentale e nipponico è uno dei pilastri dell'economia di questo pezzo di Cina. Le infrastrutture sono adeguate al volume di merci prodotto dal distretto: strade autostrade, svincoli e raccordi sono a misura del traffico che ogni giorno si sposta dalle zone residenziali ai distretti di produzione e del traffico merci che prende la via aerea, grazie al vicino aeroporto internazionale, o quella del mare tramite i trasporti fluviali o quelli stradali in direzione dei porti. Il solo stabilimento Nikon vede a inizio e fine turno transitare nel suo piazzale più di 100 bus dedicati al trasporto di operai e impiegati.