La domanda che tutti si sono posti all'uscita della nuova reflex full frame di casa Nikon è relativa alla reale resa dei 36,3 megapixel di cui è accreditato il sensore. Nikon D800 non tradisce le attese e mette a disposizione immagini davvero ricche di dettaglio, tali da permettere crop molto spinti senza alcun patema. Di default l'impostazione di nitidezza del Picture Style 'Standard' è regolata sul terzo dei 9 livelli disponibili, sacrificando in parte la nitidezza massima ottenibile dal sistema e dando vita a immagini leggermente più morbide di quanto ci si aspetterebbe. Queste ultime conservano però ancora parecchi dettagli che è possibile estrarre in post produzione agendo al livello fine con la maschera di contrasto.
La stessa immagine scattata a 800 ISO: originale sopra e con maschera di contrasto applicata in Adobe Photoshop in basso
È possibile estrarre più dettagli già direttamente in macchina elevando il livello della nitidezza nei diversi picture style, anche se avvicinandosi al massimo (il livello 9) più che recuperare vera nitidezza si va ad esasperare il microcontrasto. In questo senso ci piacerebbe vedere il sensore di Nikon D800 in una ipotetica versione X-Trans con la nuova matrice colorata creata da Fujifilm al posto del classico filtro Bayer utilizzato su Nikon D800: nella recensione di Fujifilm X-Pro1 avevamo sottolineato l'ottimo comportamento della macchina in risposta all'aumentare del valore di nitidezza impostato da menu, comportamento tale da recuperare molti dettagli senza introdurre artefatti o effetti artificiosi.
Nitidezza livello 0 |
Nitidezza livello 3 |
Nitidezza livello 6 |
Nitidezza livello 9 |
Discorso diverso per quanto riguarda lo sviluppo dei file RAW: in questo caso i dati messi a disposizione dalla fotocamera per lo sviluppo in camera chiara sono davvero tanti e il livello di dettaglio che è possibile estrarre è davvero elevato. Nel momento in cui vi scriviamo lo sviluppo dei file .NEF può avvenire con il software fornito in dotazione da Nikon (Capture NX2), con la release candidate di Adobe Camera RAW 6.7, oppure con prodotti di terze parti come RAW Therapee, che abbiamo utilizzato per lo sviluppo di un paio di scatti.
L'immagine originale prodotta da Nikon D800 a ISO 200 con valore di nitidezza pari a 4 e sotto l'immagine sviluppata con Raw Therapee
Da tempo a questa parte uno dei cavalli di battaglia di Nikon è il sistema di ottimizzazione della gamma dinamica D-Lighting. Il sistema ha sempre dimostrato di lavorare bene, ma trova su Nikon D800 una delle migliori incarnazioni. Complice la buona gamma dinamica offerta dal sensore il sistema è in grado di estrarre molti dettagli dalle ombre senza penalizzare le alte luci. Il lavoro svolto è talmente buono che nella maggior parte delle situazioni è possibile scattare dimenticandosi di una delle novità introdotte su Nikon D800, lo scatto HDR automatico. Quest'ultimo è impostabile su Auto oppure su livelli fissi di 1, 2 e 3 EV.
Immagine senza controlli di gamma dinamica
Immagine con funzionalità HDR 3EV
Immagine con funzionalità HDR Auto
Immagine con D-Lighting su Normale
Interessante la possibilità di dedicate il pulsante BKT solitamente demandato al bracketing all'attivazione della funzionalità HDR in modalità singola (attiva solo per uno scatto) oppure continua (attiva fino alla disattivazione manuale): a livello di interfaccia è una scelta davvero azzeccata, al contrario di altre declinazioni che abbiamo visto in passato, dove l'operazione era troppo complicata per un utilizzo reale.