I Sony World Photography Awards 2012 parlano italiano

I Sony World Photography Awards 2012 parlano italiano

di Roberto Colombo , pubblicato il

“Ogni anno i Sony World Photography Awards colgono l'essenza della fotografia a livello mondiale: sebbene non figurino tra i vincitori finali i diversi italiani giunti in finale raccontano di una situazione vivace anche nel nostro Paese”

L'Iris d'Or: una forza della natura


Il premio del miglior fotografo dell'anno secondo la WPO è andato a Mitch Dobrowner, un fotografo statunitense che ha proposto, nella sezione Paesaggio, una serie di immagini di vero effetto dal titolo Storms. Dobrowner si è trasformato in un vero e proprio cacciatore di tempeste per documentare l'attimo in cui si scatena la forza della natura.


Mitch Dobrowner racconta i suoi scatti la mattina dopo la premiazione

Il fotografo ha definito questa sua serie di scatti da paesaggista come un lavoro tipico del landscaper e caratterizzato da due fattori fondamentali: pazienza e fortuna. La pazienza di andare a caccia degli eventi atmosferici e di attendere il momento giusto senza perdersi d'animo anche quando quella che sembrava la tempesta perfetta svanisce in un cumulo di nuvolette e la fortuna di trovarsi al posto giusto al momento giusto quando invece la burrasca prorompe in tutta la sua potenza.

Certamente Mitch è stato molto modesto in questa sua descrizione, alla base del suo lavoro ci sono anche tanta esperienza e la capacità di cogliere l'attimo giusto con i giusti parametri di scatto. A questo proposito nella mattinata in cui abbiamo potuto girare per la mostra degli scatti premiati e parlare coi vincitori, Mitch ci ha svelato uno dei suoi piccoli segreti: ha scattato con un filtro rosso e utilizzando la funzione Live View della sua reflex per avere sotto controllo in ogni momento il risultato finale dell'eventuale scatto. I tempi di esposizione utilizzati sono vicini al secondo per permettere di catturare il movimento delle masse d'aria, dare una chance alla fortuna per catturare un fulmine, ma senza che l'effetto del movimento sia troppo accentuato.