Non sarà tanto l'ambito fotografico a spostare l'ago della bilancia, ma il passaggio alle risoluzioni 4K in ambito video. Con già alcuni prodotti consumer arrivati a tali risoluzioni e facile immaginare che l'ambito professionale possa fare un rapido salto verso il 4K, poco tempo dopo il passaggio all'alta definizione 1080p. Sarà questi utilizzi intensivi quelli dove si vedranno i maggiori benefici della più ampie capienze e velocità di scrittura/lettura. A breve anche le reflex dovranno essere pronte a questa sfida (alcune già lo sono ma rappresentano una ristretta nicchia come Canon 1D-C) e a cascata il formato di maggiore successo potrebbe affermarsi anche sul resto della gamma delle fotocamere.
Parlando con Susan Park durante Photokina abbiamo posto la domanda "È dunque cominciata una nuova guerra nel campo delle schede di memoria?". Susan non la vede come una battaglia, ma come una pluralità di scelte che potranno solo far bene al mercato e ai consumatori, mantenendo sempre all'altezza massima possibile l'asticella delle prestazioni. A nostro parere la divisione in due del mercato delle schede professionali potrebbe portare a un minore numero di player in ognuno dei due formati: meno concorrenti spesso significano anche meno battaglia su prezzo e prestazioni. La situazione limite potrebbe essere addirittura quella di avere nel formato CFast 2.0 un monopolio della stessa Sandisk, almeno nelle fasi iniziali di adozione del nuovo formato.
I produttori OEM al momento stanno a guardare: abbiamo parlato ad esempio con ADATA. Il produttore taiwanese ritiene che ci sia ancora molto da fare sul mercato delle SD e delle CompactFlash, che comunque resteranno i formati di riferimento nell'immediato. In particolare nel campo delle ADATA ha scelto la strada dell'ottimizzazione dei prodotti puntando non sui record nelle prestazioni, ma sulla più ampia compatibilità possibile con gli apparecchi anche più datati.
Capita spesso che le prestazioni di schede di ultima generazione rimangano ben al di sotto delle prestazioni teoriche per non piena compatibilità tra i controller: schede con prestazioni in lettura vicine ai 100MB/s che non saturano la banda massima di una connessione USB 2.0 (circa 40MB/s) sono un'esperienza che molti potranno definire quotidiana. In questo campo ad esempio AData punta a massimizzare gli IOPS grazie a una solida e collaudata combinazione di Controller e NAND.
In sintesi il futuro delle schede di memoria professionali è di fronte a un bivio che potrebbe portare a una frammentazione di prodotti e formati, tale anche da sfavorire il passaggio da un sistema di ripresa e l'altro nel caso i due differissero per il formato di memory card adottato. Dopo un periodo di relativa stabilità potrebbe essere alle porte una nuova era di frammentazione tra i formati delle schede di memoria, un ritorno al passato che in molti si auguravano di non dover più vivere.