A molti la seconda versione di GoPro è parsa una evoluzione troppo limitata rispetto alla capostipite e il doversi affidare a moduli aggiuntivi, i BacPac, per funzionalità come display o connettività Wi-Fi, che altri avevano già integrato nei loro apparecchi, è sembrato anche ai fedelissimi un passo troppo corto.
GoPro ha riguadagnato il terreno perso con la sua ultima uscita, GoPro HD Hero 3, proposta in tre versioni e tornata ad essere nel modello di punta il riferimento del mercato. Tutte le HERO 3 sono più piccole del 30% e più leggere del 25% rispetto al precedente modello. Le tre edizioni si differenziano per prestazioni; Black Edition, il modello di punta, in grado di registrare video alle risoluzioni 4K (a soli 15fps), 2.7k a 30fps, FullHD a 60fps, 720p a 120fps e per gli appassionati dello slow motion in WVGA a 240fps.
White e Silver edition sono invece le 'vecchie' GoPro Hero e Hero 2 dopo un pesante restyling dimagrante: il cuore tecnologico è rappresentato dallo stesso sensore delle versioni precedenti (5Mpx e 11Mpx), ma il contorno ha aggiunto funzionalità interessanti. GoPro Hero 3 Silver Edition, che abbiamo provato sul campo, come dicevamo, integra un sensore da 11 megapixel in grado di fornire supporto ai video Full HD 1080p in 16:9 con angolo di visione Ultra-Wide di 170° a 30, 25, 24 fps, anche con profilo Protune, pensato per inserire più facilmente le immagini di GoPro all'interno dei workflow professionali.
Restringendo alla risoluzione 960p 4:3 il frame rate massimo sale a 48fps, a 60fps in modalità 720p fino ad arrivare a 120fps in risoluzione WVGA 848x480. Per quanto riguarda le riprese intervallate è possibile scegliere tra tempi di 0.5, 1, 2, 5, 10, 30, 60 secondi, mentre per le raffiche si parla di (Foto/sec) 3/1, 5/1, 10/1, 10/2.
GoPro Hero 3 Silver Edition offre Wi-Fi integrato e grazie all'app (disponibile da poco anche per dispositivi Android e disponibile da tempo per iOS) offre possibilità di controllo remoto e visualizzazione Live View su smartphone. Sul corpo dietro uno sportellino in gomma troviamo lo slot MicroSD e i connettori multifunzionale USB (svolge anche tramite adattatore compito A/V out e mic-in) e Micro-HDMI. Lo sportello è uno dei difetti che abbiamo riscontrato su questo modello: non solo non è comodissimo da rimuovere, ma è privo di dispositivo di ritenzione al corpo, per cui è molto facile vada smarrito nelle operazioni come il cambio della scheda o la connessione di cavi USB o HDMI.
Il lato opposto vede i fori del microfono e il pulsante per l'accensione della connettività Wi-Fi. il retro ospita il connettore HERO Port, per l'utilizzo dei BacPac accessori (display, batteria supplementare, tutti molto cari) e uno sportello che racchiude la batteria. Anche in questo caso l'ergonomia non è il massimo: sia togliere lo sportello in metallo, sia estrarre l'accumulatore (tramite una linguetta in carta plastificata) sono operazioni poco comode e con una sensazione di scarsa qualità. Oltre al tasto per comandare il Wi-Fi GoPro si caratterizza per altri due tasti: Rec e Mode, che fungono da comando di avvio/fermo registrazione e tasto conferma e da tasto per navigare il menu e modificare le impostazione. La gestione a due tasti del menu permette di regolare molti parametri, ma non è certo delle più comode. Molto più comodo è il controllo remoto tramite smartphone grazie all GoPro App.
Il rinnovato case in plastica offre ora di serie la lente frontale piatta, già adatta per le riprese subacquee e un nuovo meccanismo di blocco, sicuramente più sicuro nei confronti delle aperture accidentali, ma anche più difficile da utilizzare. Per il resto rimane la compatibilità con tutti i precedenti accessori di montaggio dell'universo GoPro. Una caratteristica di GoPro è che è compatibile con gli accessori di montaggio solo se inserita all'interno di uno dei case (uno aperto per poter registrare meglio i suoni e uno stagno impermeabile fino a 60 metri di profondità).