L'autunno 2012 è stato un periodo molto caldo per gli appassionati di fotografia digitale. Canon, Nikon, Sony hanno deciso di mettere sul piatto tre interessanti reflex (SLT nel caso di Sony) full frame : tre prodotti in discontinuità con l'offerta 35mm precedente. Se Sony ha puntato sulla velocità della messa a fuoco, caratteristica per cui la spicca la tecnologia a specchio traslucido SLT, i due leader di mercato Canon e Nikon hanno deciso di assecondare i desideri degli utenti, portando il segmento delle pieno formato a un livello più accessibile al pubblico consumer.
Più accessibile non solo nel prezzo, che rimane comunque importante, ma anche nelle dimensioni, nel peso e nella facilità d'utilizzo. Nikon D600 e Canon EOS 6D si sono presentate come dimagrite rispetto alle precedenti full frame del duopolio, Nikon D700/D800 e Canon EOS 5D Mark III/II, puntando ad attirare anche quel pubblico con dotazione reflex APS-C desideroso di fare un salto di qualità, ma spaventato dalle dimensioni delle pieno formato.
Canon EOS 6D e Nikon D600 nelle fattezze potrebbero trarre in inganno a prima vista e non far pensare che all'interno racchiudono un CMOS in formato 35mm. Un altro particolare che potrebbe fuorviare il primo giudizio è la ghiera dei modi: in entrambi i casi troviamo la modalità automatica (Auto o A+) in bella mostra in colore verde sgargiante a rassicurare gli utenti meno smaliziati. Abbiamo già recensito in modo approfondito Nikon D600, nelle prossime pagine applicheremo lo stesso metodo di analisi a Canon EOS 6D, mettendola anche a confronto con la concorrenza e con alcuni modelli della stessa casa biancorossa.