Street Photography e Privacy: il parere dell'esperto di giurisprudenza

Street Photography e Privacy: il parere dell'esperto di giurisprudenza

di Roberto Colombo , pubblicato il

“La street photography è un genere che non conosce tramonto, anzi che grazie alla riduzione delle dimensioni dei dispositivi di ripresa sta conoscendo un successo crescente. Come la mettiamo con la privacy dei soggetti ripresi? Abbiamo chiesto il parere all'esperto di giurisprudenza”

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Commenti (42)

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Commento # 31 di: aled1974 pubblicato il 31 Maggio 2013, 12:44
io non vedo molta differenza

tu rubi uno scatto, se chi hai fotografato se ne accorge può chiederti subito di cancellarlo, e tu devi cancellarlo. Qui ancor prima di tirare in mezzo la Legge è un fattore di rispetto e buonsenso

se tu rubi uno scatto e chi è ritratto lo trova per caso sul web analogamente può chiederti di rimuoverlo e cancellarlo e tu devi farlo. Qui oltre ai motivi precedenti entra in campo la Legge con eventuali sanzioni eventualmente rincarate dall'uso della fotografia.
Esempio, se tu scrivi "gonzo della settimana" come didascalia, minimo ti becchi una querela, tanto per capirci

ma se tu fotografi il colosseo e quel tizio era girato verso la macchina? Non dovrai mica correre dietro a tutti quelli riconoscibili in ogni tuo scatto (e non soggetti principali) a farti firmare liberatorie no?


che poi ripeto, IMHO l'assurdità sono i dati da inserire in ogni liberatoria, dati che violano la privacy molto più di qualsiasi scatto in se

dai, sul serio, si parla di: nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza, recapito qualsiasi, firma)

perfino io che sono dietro la macchina mi rifiuto di compilare un modulo simile dando i miei dati in giro, in particolarmodo perchè il mio non è un lavoro ma una passione

ciao ciao
Commento # 32 di: goonico pubblicato il 31 Maggio 2013, 12:50
Originariamente inviato da: aled1974
io non vedo molta differenza

tu rubi uno scatto, se chi hai fotografato se ne accorge può chiederti subito di cancellarlo, e tu devi cancellarlo. Qui ancor prima di tirare in mezzo la Legge è un fattore di rispetto e buonsenso

se parliamo di buon senso è una cosa se parliamo di "dovere" è un'altra

appena ho due minuti, metto i veri riferimenti normativi e le varie interpretazioni
Commento # 33 di: renpasa pubblicato il 31 Maggio 2013, 12:57
Originariamente inviato da: aled1974
io non vedo molta differenza

tu rubi uno scatto, se chi hai fotografato se ne accorge può chiederti subito di cancellarlo, e tu devi cancellarlo. Qui ancor prima di tirare in mezzo la Legge è un fattore di rispetto e buonsenso

se tu rubi uno scatto e chi è ritratto lo trova per caso sul web analogamente può chiederti di rimuoverlo e cancellarlo e tu devi farlo. Qui oltre ai motivi precedenti entra in campo la Legge con eventuali sanzioni eventualmente rincarate dall'uso della fotografia.
Esempio, se tu scrivi "gonzo della settimana" come didascalia, minimo ti becchi una querela, tanto per capirci

ma se tu fotografi il colosseo e quel tizio era girato verso la macchina? Non dovrai mica correre dietro a tutti quelli riconoscibili in ogni tuo scatto (e non soggetti principali) a farti firmare liberatorie no?


che poi ripeto, IMHO l'assurdità sono i dati da inserire in ogni liberatoria, dati che violano la privacy molto più di qualsiasi scatto in se

dai, sul serio, si parla di: nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza, recapito qualsiasi, firma)

perfino io che sono dietro la macchina mi rifiuto di compilare un modulo simile dando i miei dati in giro, in particolarmodo perchè il mio non è un lavoro ma una passione

ciao ciao


Chiunque mal intenzionato o meno può avere i tuoi dati generali, nome cognome residenza ecc. senza quasi nessuna fatica. Penso che i dati veramente sensibili siano altri e ben più importanti e che non vengono certo richiesti in una eventuale liberatoria
Ciao
Commento # 34 di: goonico pubblicato il 31 Maggio 2013, 13:23
Originariamente inviato da: renpasa
Chiunque mal intenzionato o meno può avere i tuoi dati generali, nome cognome residenza ecc. senza quasi nessuna fatica. Penso che i dati veramente sensibili siano altri e ben più importanti e che non vengono certo richiesti in una eventuale liberatoria
Ciao


fondamentalmente c'è un'errata percezione dei dati c.d. sensibili e del concetto di privacy e, molto spesso, trovo "paladini" che combattono battaglie prive di senso per asserita ma poco capita "privacy" (basti pensare alla faccia sorpresa delle persone quando vengono a conoscenza che i dati legati ad una targa (nome, cognome data di nascita residenza intestatario) di un veicolo sono "pubblici" P.R.A. -> pubblico registro automobilistico)
Commento # 35 di: aled1974 pubblicato il 31 Maggio 2013, 13:50
sì, ma non cercare di far passare me per il paladino perchè commetteresti un errore

in quanto all'aci, vero che puoi fare visure (guarda caso ne ho fatte per lavoro) ma è altrettanto vero che non è che puoi perderci tutto il giorno senza motivo e, nel momento in cui utilizzi i dati raccolti in modo non consono rispetto alla Legge ne rispondi di conseguenza, quindi il paragone mi sembra un po' forzato

aggiungo, tanto per cronaca che per lavoro consultavo anche l'agenzia del territorio (proprietà immobiliari), la camera di commercio e l'agenzia delle entrate (dichiarazioni dei redditi ed utenze). Tutto pubblico, volendo, ma non così immediato per farsi i razzi altrui eh (qualcuno ricorda le denunce per la consultazione dei redditi di Berlusconi?)


facciamo un prova empirica così tanto per saggiare il polso alla realtà?

-fate 10 foto ad altrettante persone e dopo lo scatto allontanatevi, ditemi cosa succede

-fate ora altre 10 foto ad altrettante persone e dopo lo scatto avvicinatevi e convinceteli a farvi firmare la liberatoria, ditemi cosa succede

-fate 10 foto street in cui il soggetto non è una persona ma che include persone riconoscibili, ora rincorrete le persone riconoscibili e convincetele a farvi firmare la liberatoria, ditemi cosa succede

ciao ciao


P.S.
in quanto ai malintenzionati, vero, esistono tanti modi più semplici che chiedere gentilmente di farsi dare volontariamente i dati personali con firma allegata

quindi chi è che appone a cuor leggero tutti i suoi dati (firma inclusa, ben più complicata da recuperare) su un modulo presentato da uno sconosciuto con una fotocamera in mano? :
Commento # 36 di: goonico pubblicato il 31 Maggio 2013, 13:57
Originariamente inviato da: aled1974
sì, ma non cercare di far passare me per il paladino perchè commetteresti un errore

non mi è passato lontanamente di farti passare come paladino

Originariamente inviato da: aled1974
in quanto all'aci, vero che puoi fare visure (guarda caso ne ho fatte per lavoro) ma è altrettanto vero che non è che puoi perderci tutto il giorno senza motivo e, nel momento in cui utilizzi i dati raccolti in modo non consono rispetto alla Legge ne rispondi di conseguenza, quindi il paragone mi sembra un po' forzato

conoscenza del dato e uso del dato sono concetti giuridici tutelati diversamente ... quello che dicevo e che forse ho spiegato male e che spesso in italia non è vietato in senso assoluto la conoscenza del dato (esempio intestatario della macchina) anche se ti assicuro che la maggior parte della gente non lo sa
l'uso del dato è tutt'altra cosa

Originariamente inviato da: aled1974
aggiungo, tanto per cronaca che per lavoro consultavo anche l'agenzia del territorio (proprietà immobiliari), la camera di commercio e l'agenzia delle entrate (dichiarazioni dei redditi ed utenze). Tutto pubblico, volendo, ma non così immediato per farsi i razzi altrui eh (qualcuno ricorda le denunce per la consultazione dei redditi di Berlusconi?)


facciamo un prova empirica così tanto per saggiare il polso alla realtà?

-fate 10 foto ad altrettante persone e dopo lo scatto allontanatevi, ditemi cosa succede

-fate ora altre 10 foto ad altrettante persone e dopo lo scatto avvicinatevi e convinceteli a farvi firmare la liberatoria, ditemi cosa succede

-fate 10 foto street in cui il soggetto non è una persona ma che include persone riconoscibili, ora rincorrete le persone riconoscibili e convincetele a farvi firmare la liberatoria, ditemi cosa succede

ciao ciao


P.S.
in quanto ai malintenzionati, vero, esistono tanti modi più semplici che chiedere gentilmente di farsi dare volontariamente i dati personali con firma allegata

quindi chi è che appone a cuor leggero tutti i suoi dati (firma inclusa, ben più complicata da recuperare) su un modulo presentato da uno sconosciuto con una fotocamera in mano? :

[/QUOTE]

sono sicuramente io che mi sto spiegando male
quando ho tempo spiego meglio
Commento # 37 di: gianluca.f pubblicato il 03 Giugno 2013, 08:36
Originariamente inviato da: goonico
fondamentalmente c'è un'errata percezione dei dati c.d. sensibili e del concetto di privacy e, molto spesso, trovo "paladini" che combattono battaglie prive di senso per asserita ma poco capita "privacy" (basti pensare alla faccia sorpresa delle persone quando vengono a conoscenza che i dati legati ad una targa (nome, cognome data di nascita residenza intestatario) di un veicolo sono "pubblici" P.R.A. -> pubblico registro automobilistico)


vogliamo parlare del sister?

pagando si può sapere tutto di tutti. figata sta privacy
Commento # 38 di: goonico pubblicato il 03 Giugno 2013, 09:03
Originariamente inviato da: gianluca.f
vogliamo parlare del sister?

pagando si può sapere tutto di tutti. figata sta privacy


in italia abbiamo un concetto di "privacy" derivato fondamentalmente dai telefilm americani ("ehi, c'è la privacy, non lo sa!"... "cosa scatti, c'è la privacy"... tra l'altro in america il concetto di "privacy" è in parte diverso dal nostro) e non da vera conoscenza del bene tutelato (che - fondamentalmente - è l'utilizzo del dato e non il dato di per se)

p.s. sono un pugliese trapiantato al centro per lavoro, quando torno nella mia terra e fotografo nei paesi pugliesi o lucani, sono stato sempre accolto con sorrisi e grande voglia di farsi fotografare, mai con ostilità. ah, non c'è stato mai bisogno di far anticipare lo scatto da un trattato di diritto...
il buonsenso e la serenità d'animo non deve essere solo in chi scatta, ma anche in chi riceve lo scatto
Commento # 39 di: aled1974 pubblicato il 03 Giugno 2013, 12:13
appunto, quello che ripetevo da qualche intervento

in un mondo "normale" la gente non si sente minacciata da uno scatto (rubato o meno) ne cerca qualsiasi appiglio per fare causa o dare addosso, a volte anche fisicamente, al prossimo

fermo restando che il buonsenso impone prima ancora di qualsiasi Legge che se io non voglio farmi fotografare tu devi rispettare la mia volontà e cancellare lo scatto pre-durante-post se richiesto

ma (in particolarmodo) noi italiani sappiamo come complicare a dismisura a livello legislativo più o meno qualsiasi cosa quindi per tutelare la privacy giù di moduli che invadono la vita altrui forse ancor più pesantemente

ciao ciao


P.S.
io continuo a fare il "delinquente" e girare senza modulistica affidandomi al buon senso generale fino a quando non uscirà una Legge che imponga l'utilizzo di un patentino
Commento # 40 di: roland99 pubblicato il 23 Luglio 2013, 08:16
concordo con chi dice che se siete in giro con l'amante, è probabile che la moglie lo sappia ben prima che dal fotografo. E se faccio le foto durante un concerto? devo chiedere la liberatoria a chi è sul palco? se faccio una foto in una piazza con 5 persone che passano per i fatti loro devo rincorrere tutti e se ne scappa uno ho lavorato per nulla? Sinceramente, se hai qualcosa da nascondere, te ne vai in mezzo alla strada pubblica!?? e te la pigli con il fotografo? Ma per piacere... E i paparazzi?!!?! che fan foto di merda scusate? non ditemi che è diritto di stampa, perchè se novella 2000 è stampa....
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