Olympus con la sua nuova OM-D E-M1 punta a proporre un prodotto in grado di attirare tutti gli appassionati del marchio che magari hanno in borsa una reflex E-3 o E-5 e attendevano un erede di tale prodotto. Filosoficamente Olympus ha seguito la stessa concezione: molti pulsanti personalizzabili, buona ergonomia e soprattutto resistenza ad spruzzi d'acqua e alla polvere, oltre alla novità di poter operare senza accusare problemi fino a -10°C di temperatura. In questo senso vanno anche la disponibilità del grip verticale con batteria supplementare, molto utile per le lunghe sessioni di scatto e per passare all'inquadratura verticale mantenendo inalterata l'ergonomia e la presenza di un display orientabile.
Il cuore del sistema è rappresentato dal nuovo processore Live MOS da 16 megapixel in formato Quattro Terzi (17,3mmx13mm), a cui si affianca il rinnovato processore TruePic VII. Il processore non solo mira a gestire in modo istantaneo la messa a fuoco e lo scatto alla pressione del pulsante, ma grazie alla tecnologia New Fine Detail Technology II punta a restituire immagini pulite e ricche di dettaglio. Il processore si incarica anche di applicare le relative correzioni (vignettatura, distorsione, aberrazione cromatica) alle immagini in base alle caratteristiche degli obiettivi montati, che possono essere scelti tra il sistema di ottiche QuattroTerzi e Micro QuattroTerzi composto attualmente da 63 obiettivi. La correzione automatica è attiva solo con le ottiche Olympus.
Il puntamento può avvenire tramite il display orientabile o attraverso il mirino da 2,36 milioni di punti. Il mirino ha ingrandimento 1,48x e dà la sensazione di trovarsi al cospetto di una grossa full frame guardando nell'oculare. Tra i vantaggi del mirino elettronico Olympus sottolinea quello di aver sempre la preview del risultato dello scatto, con la novità di abilitare questa funzionalità anche nel caso di scatti HDR. Questi ultimi possono essere effettuati con due modalità automatiche (naturale e spinta) oppure con decisione manuale dell'utente del numero di scatti e dell'intervallo di EV. La preview è utile anche nel caso di utilizzo dei filtri creativi e quando il fotografo utilizza le ghiere per regolare in modo immediato non solo le curve relative ad alte luci e ombre, ma anche la tonalità e la saturazione dell'immagine, la novità portata in dote da questo modello.
L'ultima ammiraglia di casa Olympus ci aveva lasciato ai tempi dei video 720p: naturalmente OM-D E-M1 ha seguito l'evoluzione del settore e mette a disposizione un parco di opzioni molto più ricco. Tutte le funzioni di gestione dell'immagine sono applicabili anche ai video Full HD, che beneficiano in modo particolare del sistema di stabilizzazione a 5 assi, in grado di compensare in modo efficace anche il rollio. Olympus sottolinea che questa funzione non è utile solo nel mondo video: è infatti alto il numero di scatti in cui è presente micromosso a causa del leggero movimento rotatorio impresso involotariamente dalla mano del fotografo quando l'indice va a premere sul pulsante di scattto.
Tra le altre caratteristiche della macchina si segnalano la presenza della connettività Wi-Fi, utile anche per il controllo remoto tramite smartphone, con Live-View sul display del cellulare. Interessante la possibilità di sfruttare anche in questa modalità la posa B con visualizzazione in tempo reale dell'esposizione del fotogramma, interessante peculiarità introdotta già da qualche tempo da Olympus. Rappresenta una risposta alle richieste del mercato la presenza della funzionalitò Timelapse.