L'idea da cui sono partiti i tecnici Nikon è chiara: studiare un prodotto in grado di convincere a passare al digitale tutti quelli che in questi anni sono rimasti ancorati alla pellicola, non solo per una questione di qualità/piacevolezza dell'immagine, ma perché hanno sempre considerato le fotocamere digitali troppo lontane dall'esperienza di scatto delle vecchie analogiche in metallo. È la strada che, con una differente declinazione e in modo molto azzeccato, ha intrapreso anche Fujifilm con la sua Serie X, caratterizzata da utilizzo di metallo, ghiere fisiche e richiami estetici al passato.
I cardini su cui si fonda Nikon Df sono quindi orientati ad attirare il pubblico rimasto ancorato alla fotografia analogica: non possono quindi mancare un corpo in metallo e tutta una serie di ghiere per regolare i tempi, la sensibilità, il modo di scatto, la compensazione dell'esposizione. Ghiere dotate di sistema di blocco, utilizzabili tramite l'azione combinata su un bottone o il sollevamento della ghiera stessa. Si tratta di un prodotto che punta in primis sull'emozione piuttosto che sulle mere specifiche tecniche: l'intento di Nikon è quello di regalare agli amanti dell'analogico le stesse sensazioni di scatto tipiche delle vecchie reflex a pellicola. Estetica e sensazioni non sono aspetti secondari per Nikon Df.
All'interno di questo corpo in lega di magnesio con ampie zone con finitura gommata a effetto cuoio, Nikon ha trapiantato alcune delle sue tecnologie collaudate, come il sensore FX CMOS full frame da 16,2 megapixel di Nikon D4, il sistema autofocus a 39 punti di messa a fuoco con 9 punti a croce, 7 dei quali utilizzabili anche con ottiche f/8, già visto sulle consumer Nikon D600/D610. Il sensore è in grado lavorare a sensibilità comprese tra 100 e 12800 ISO, ma riesce a spingersi in modalità boost fino al valore di 204.800 ISO, compensando senza problemi la mancanza di un flash integrato. Sempre parlando di flash i nostalgici gradiranno certamente il connettore PC Sync sul lato sinistro, oltre alla slitta flash sopra il pentaprisma.