I produttori di mirrorless barano? Tony Northrup scatena la polemica

I produttori di mirrorless barano? Tony Northrup scatena la polemica

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Panasonic, Sony, Fuji e Olympus sotto accusa: imbroglierebbero i clienti con affermazioni fuorvianti, inducendoli a credere che i loro prodotti avrebbero prestazioni migliori di quelle reali. E' polemica”

Tony Northrup, noto giornalista di camera gear, ha recentemente pubblicato un video in cui accusa tutti i produttori di mirrorless di ingannare i loro clienti con affermazioni fuorvianti. In effetti, nel video incriminato Northrup non rivela verità sconvolgenti ma, complici il linguaggio esplicito, il fatto che le sue stesse affermazioni si prestano a qualche fraintendimento e il fatto che i produttori di Full Frame sono rappresentati come i buoni, è bastato a scatenare le polemiche tra due note famiglie di utenti: i "precisi" e i "fanboy".

Sintesi perfetta delle due posizioni critiche, i ragazzi di Mirrorless Rumors hanno attaccato Northrup per alcuni errori a loro avviso macroscopici, e si sono ovviamente scandalizzati per il fatto che Northrup ha messo sotto accusa il loro formato preferito.

Ma cosa dice Northrup di tanto sconvolgente? Essenzialmente, sostiene che il fattore di moltiplicazione introdotto dai sensori di formato inferiore al 35mm deve essere usato non solo per determinare la "lunghezza focale equivalente", ma anche per determinare un'apertura equivalente e una sensibilità ISO equivalente, ottenute moltiplicando i veri valori per, rispettivamente, il fattore di moltiplicazione e il fattore di moltiplicazione al quadrato.

Proviamo a dare anche noi il nostro contributo alla discussione, che speriamo porti chiarezza e non ulteriori, sterili polemiche sui formati.

La lunghezza focale equivalente (LF x Crop) è un'invenzione utile e pratica che tiene conto del fatto che, per esempio, un 50mm su una MicroQT (crop factor = 2X) offre un angolo di campo equivalente a quello di un 100mm su una Full Frame. È noto a tutti che la lunghezza focale non varia, e che un 50mm non diventa magicamente un 100mm se montato su un corpo macchina MicroQT, ma crediamo che la piccola licenza implicita nel termine "focale equivalente" non nuocia a nessuno.

L'apertura equivalente avrebbe ragione di esistere, secondo Northrup, per gli effetti dell'apertura sulla profondità di campo. Questa è un'affermazione a nostro avviso decisamente meno condivisibile, dato che l'apertura del diaframma influenza ovviamente anche l'esposizione, e in questo aspetto il fattore di moltiplicazione non gioca alcun ruolo. L'uso di una fantomatica apertura equivalente produrrebbe quindi un'enorme confusione. Northrup ha però ragione riguardo alla profondità di campo. L'ottica fisica insegna che:

DOFtot = 2*f*C*(M+1)/ (M^2 - (C*f / LF )^2)

Dove DOFtot è la profondità di campo totale, M = D/d è il rapporto di ingrandimento, f il valore di diaframma, LF la lunghezza focale della lente e C la dimensione desiderata del circolo di confusione.

Un ipotetico 50mm f/1.4 per MicroQT produrrebbe un angolo di campo, una profondità di campo e una sfocatura analoghi (non esattamente identici, ma molto simili) a quelli che produrrebbe un 100mm f/2.8 su un corpo Full Frame. Com'è esperienza comune, quindi, le fotocamere con sensore più piccolo tendono a restituire maggiore profondità di campo. Dire per questo, come ha fatto Northrup, che Panasonic, Sony, Fuji e Olympus ingannano il loro pubblico con affermazioni come "zoom equivalente a 24-200mm f/2.8" fatte a proposito di un'ottica 8.8-73.3mm f/2.8 (RX10) significa certamente cercare il sensazionalismo. Dal punto di vista dell'esposizione, l'ottica è infatti effettivamente un f/2.8, anche se restituirà a parità di altre condizioni maggiore profondità di campo rispetto a un vero 24-200mm f/2.8.

Infine, Northrup parla di ISO equivalenti sulla base del fatto che sensori più piccoli ricevono una quantità totale di luce inferiore a parità di apertura. Questo è anch'esso estremamente semplicistico e, fondamentalmente, inesatto: il rapporto segnale/rumore dipende dall'efficienza del singolo fotodiodo, che a sua volta dipende dalla sua area attiva (per questo ampi sensori con pochi Mpixel tendono a produrre immagini più pulite), ma anche da altri fattori tra cui la geometria delle microlenti sovrastanti, nonché la generazione stessa del sensore. Un confronto tra prestazioni ad alti ISO di sensori diversi semplicemente in base alla loro area attiva, semplicemente, non può essere fatto.

Tutto ciò premesso, un'occhiata critica al lungo video di Northrup e alle contestazioni mosse da Mirrorless Rumors è interessante e merita, crediamo, la mezz'ora richiesta.


Commenti (39)

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Commento # 1 di: alegallo pubblicato il 19 Maggio 2014, 16:37
Sicuramente sono d'accordo sulla profondità di campo e sull'angolo di visione, ma non sull'apertura equivalente, che, volendo essere gentili, è un'espressione alquanto infelice.
La luce che entra è data dal semplice rapporto matematico fra la lunghezza focale e il diametro del "foro", e non è un valore calcolato o calcolabile sull'intera area esposta, ma riporta semplicemente la quantità di luce che colpisce il singolo punto. Che sia pixel, granello di alogenuro di argento o fibra di carta non cambia.

Casomai TUTTI i produttori sono un po' truffaldini in merito alla qualità delle lenti se parlano di "obiettivo equivalente".
L'obiettivo è sì equivalente come angolo di visione, ma le lenti per un sensorino sono sicuramente più scadenti di quelle per un full frame.
E, d'altro canto, non è che ne servano di migliori, che tanto il sensore della mia Fuji S6500fd o della Nikon S32 di mio figlio mica possono fare miracoli!

Alla fin fine mi viene in mente che anche lui abbia i suoi interessi e convenienze. Può darsi?
Commento # 2 di: citty75 pubblicato il 19 Maggio 2014, 16:53
Io realtà non sono nemmeno d'accordo sul discorso della profondità di campo.
Cioè, è vero che aumenta usando un sensore più piccolo a parità di lente, ma solo perchè sei obbligato a cambiare l'inquadratura usando una lente con una focale più lunga.
Se me ne sbattessi del fatto che la foto verrebbe\venisse (non so se ci va il congiuntivo sinceramente... :-)) tagliata, la pdc a parità di lente, distanza e punto di messa a fuoco, cambierebbe con le dimensioni del sensore?
Commento # 3 di: Zhang pubblicato il 19 Maggio 2014, 17:04
chiederei a tutti di leggere pure questo articolo, sentiamo che ne pensate.

Sfatiamo i miti: più pixel più rumore
Commento # 4 di: Zhang pubblicato il 19 Maggio 2014, 17:05
Originariamente inviato da: citty75
Io realtà non sono nemmeno d'accordo sul discorso della profondità di campo.
Cioè, è vero che aumenta usando un sensore più piccolo a parità di lente, ma solo perchè sei obbligato a cambiare l'inquadratura usando una lente con una focale più lunga.
Se me ne sbattessi del fatto che la foto verrebbe tagliata, la pdc a parità di lente, distanza e punto di messa a fuoco, cambierebbe con le dimensioni del sensore?


assolutamente daccordo. La pdc è esclusivamente determinata dalla lente e non dal sensore.
Commento # 5 di: Rubberick pubblicato il 19 Maggio 2014, 17:14
il discorso diciamo sarebbe + sul risultato equivalente...

un cellulare con sensore spillo
una compattina con sensore spilla da balia xD
una mirrorless con sensore francobollo
una reflex con sensore apc
una reflex con sensore full frame
una medio formato con sensore lenzuolo..

permettono di ottenere gli stessi risultati? NO

l'effetto dato dalla profondità di campo cambia, ora non la volete chiamare pdc equivalente... troviamoci un altro nome ma i risultati sono agli antipodi

lo vogliamo chiamare effetto sfocatura equivalente? xD
Commento # 6 di: roccia1234 pubblicato il 19 Maggio 2014, 17:29
Mah, a me sembra che il tizio faccia un po' di scoperte dell'acqua calda condite in salsa scandalistica giusto per far parlare di sé.

Originariamente inviato da: citty75
Io realtà non sono nemmeno d'accordo sul discorso della profondità di campo.
Cioè, è vero che aumenta usando un sensore più piccolo a parità di lente, ma solo perchè sei obbligato a cambiare l'inquadratura usando una lente con una focale più lunga.
Se me ne sbattessi del fatto che la foto verrebbe tagliata, la pdc a parità di lente, distanza e punto di messa a fuoco, cambierebbe con le dimensioni del sensore?


Assolutamente no, faresti semplicemente un crop dell'immagine, ammettendo di avere due sensori con lo stesso circolo di confusione.
Sarebbe come passare dalla "modalità FF" alla "modalità aps-c" di alcune macchine pieno formato, tipo la D800 (non so quali altre consentono questo "crop in camera".
Commento # 7 di: roccia1234 pubblicato il 19 Maggio 2014, 17:41
Originariamente inviato da: Rubberick
il discorso diciamo sarebbe + sul risultato equivalente...

un cellulare con sensore spillo
una compattina con sensore spilla da balia xD
una mirrorless con sensore francobollo
una reflex con sensore apc
una reflex con sensore full frame
una medio formato con sensore lenzuolo..

permettono di ottenere gli stessi risultati? NO

l'effetto dato dalla profondità di campo cambia, ora non la volete chiamare pdc equivalente... troviamoci un altro nome ma i risultati sono agli antipodi

lo vogliamo chiamare effetto sfocatura equivalente? xD


Si, ma NON dipende dal sensore, se escludiamo dal conto la variazione del circolo di confusione.

Dipende dal fatto che te stai ragionando a parità di angolo di campo...
Questo fatto implica, per forza di cose, l'uso di lenti con focali profondamente diverse.
Ad esempio se utilizzassi il 18-105 kit montato su D90 a 18mm, e volessi mantenere la stessa inquadratura anche su medio formato 6x7... dovrei prendere una lente da 50mm. La profondità di campo è funzione (anche) della focale della lente, da qui le differenze.
Oppure, usando lenti con la stessa focale, dovrei stare più lontano dal soggetto... ma dato che la pdc è anche funzione della distanza, ecco da dove arrivano le differenze.

Se alla mamiya RB (medio formato 6x7) montassi un dorso per pellicola 35mm, a parità di lente usata avrei una drastica riduzione dell'angolo di campo, ma non avrei variazioni per quanto riguarda la pdc, nonostante la gigantesca differenza tra le dimensioni del supporto.
Commento # 8 di: mattydag pubblicato il 19 Maggio 2014, 17:41
Originariamente inviato da: Rubberick
il discorso diciamo sarebbe + sul risultato equivalente...

un cellulare con sensore spillo
una compattina con sensore spilla da balia xD
una mirrorless con sensore francobollo
una reflex con sensore apc
una reflex con sensore full frame
una medio formato con sensore lenzuolo..

permettono di ottenere gli stessi risultati? NO

l'effetto dato dalla profondità di campo cambia, ora non la volete chiamare pdc equivalente... troviamoci un altro nome ma i risultati sono agli antipodi

lo vogliamo chiamare effetto sfocatura equivalente? xD


No, aggiungerebbe ulteriore confusione.
La profondità di campo cambia perchè nei sensori piccoli si usano focali più piccole ed i produttori infatti non scrivono mai le focali equivalenti ma quelle effettive. Il problema è di chi vorrebbe calcolare la pdc partendo dalla focale equivalente non di chi correttamente si interessa alla focale effettiva dimenticando crop e rapporti di ingrandimento vari.

Di certo le news aggiungono confusione a chi non ha ben chiaro il concetto:

http://www.fotografidigitali.it/news/sony-rx100-mark-iii-ora-con-ottica-24-70mm-f18-28_52318.html
Commento # 9 di: roccia1234 pubblicato il 19 Maggio 2014, 17:50
Oddio... quando il tizio parla di iso equivalenti a me sembra che le spari un po' troppo grosse
Commento # 10 di: demon77 pubblicato il 19 Maggio 2014, 18:02
Originariamente inviato da: Zhang
chiederei a tutti di leggere pure questo articolo, sentiamo che ne pensate.

Sfatiamo i miti: più pixel più rumore


Penso che sia una balla!
Ora non ricordo i punti salienti del discorso perchè lessi della cosa parecchio tempo fa, ma questo "MITO SFATATO" non è sfatato per nulla e l'articolo è stato massacrato di critiche.

Di fatto l'aumentare della densità di pixel del sensore aumenta il rumore eccome. Una cosa facilmente sperimentabile osservando i test sulle varie macchine.
Questo perchè, come facile intuire, diminuisce la quantità di luce che colpisce i singoli pixel del sensore. E' proprio fisica di base.

Poi ovviamente va detto che la tecnologia è andata avanti e che i pixel sono più sensibili contrastando IN PARTE la perdita di qualità data dall'aumento di densità.
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