Leica T: in prova l'inedita mirrorless tedesca

Leica T: in prova l'inedita mirrorless tedesca

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“A 100 anni dall'introduzione del formato 35mm, Leica porta al debutto il nuovo sistema T. Design mirrorless, formato APS-C e tanta elettronica per quello che il costruttore spera diventi un nuovo classico. ”

Impressioni d'uso

La Leica T è leggera (384g) e compatta, ma non minuscola (134x69x33mm). Questo, unito alla generosa dimensione delle ghiere di comando, consente di afferrarla e utilizzarla comodamente. L'impugnatura, sufficientemente pronunciata, manca però di una copertura antiscivolo, e sul dorso non c'è spazio per un vero e proprio appoggio per il pollice, così la presa non risulta particolarmente sicura. A questo si deve aggiungere la posizione avanzata del perno di aggancio della tracolla, che interferisce con la mano destra. L'ergonomia, insomma, è stata parzialmente sacrificata al design.
L'operatività quotidiana è complessivamente buona, giudizio questo figlio di diversi aspetti eccellenti e di un paio di stranezze che possono risultare frustranti.
Iniziamo col dire che la combinazione di ghiere e menu funziona egregiamente. La ghiera di destra controlla sempre il parametro libero, oppure il tempo di scatto in modalità manuale. La seconda ghiera è impostata di default sulla regolazione ISO, ma la sua funzione può essere personalizzata scegliendo tra ISO, compensazione esposimetrica, bilanciamento del bianco, modalità AF, autoscatto o modalità flash (solo in scatto singolo); in modalità manuale, la seconda ghiera controlla i diaframmi.


La Leica T restituisce subito grande impressione di nitidezza, poi pienamente confermata dalle misurazioni [click per immagine a dimensione reale].

Molte delle regolazioni devono essere effettuate attraverso il display touch-screen, anch'esso impeccabile: reattivo, mostra menu ben realizzati, caratterizzati da ampie e inequivocabili icone, e organizzati in poche pagine rapidamente accessibili: selezione del programma di scatto, assegnazione della funzione alla ghiera sinistra, menu rapido e menu completo.
Sul lato destro dello schermo sono sempre visibili tre icone per cambiare il programma di scatto, accedere al menu veloce (da cui, a sua volta, si accede a quello completo) e cambiare le informazioni sul display, mentre per personalizzare la funzione assegnata alla ghiera basta toccare l'icona che compare quando la si utilizza. In ogni caso, non sono presenti sotto-menu, così ogni comando dista al massimo 2 tocchi dalla visualizzazione principale. Per evitare pressioni accidentali, le tre icone di destra possono essere disabilitate con uno "swipe" verso il basso.
Non siamo mai stati grandi fan dei menù touch, che per quanto ben implementati risultano sempre, a nostro avviso, più lenti e macchinosi di un set di pulsanti ben studiato. Leica ci ha fatto ricredere mostrando qui, per la prima volta, come un menu touch e dei controlli fisici ben fatti possano integrarsi alla perfezione, rispettando religiosamente la "filosofia" Leica di efficace essenzialità. Sicuramente la migliore interfaccia touch vista finora.


Incredibile a dirsi, ma questa immagine è stata ottenuta senza compensazione esposimetrica né elaborazione successive - tutto merito dell'esposimetro.

Abbiamo apprezzato molto le doti dell'elettronica in generale (molto consistente e affidabile la funzione di bilanciamento automatico del bianco, ottimamente implementata la funzione Auto ISO) e, in particolare, dell'esposimetro, che ci ha stupito riuscendo a esporre correttamente in condizioni di luce davvero difficili.