Fotocamere e Obiettivi: ecco come cambiano i nostri test

Fotocamere e Obiettivi: ecco come cambiano i nostri test

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“In questa breve guida descriviamo la rinnovata metodologia di prova da noi adottata per fotocamere e obiettivi, spiegando come interpretare correttamente alcuni risultati proposti al'interno delle recensioni di prodotto che seguiranno”

Una nuova metodologia di prova

Con questa guida inauguriamo un nuovo corso per le recensioni di fotografidigitali.it: abbiamo deciso di affidarci a un metodo maggiormente analitico, da affiancare alla irrinunciabile parte di impressioni d'uso, fondamentale per non lasciare che a giudicare una macchina fotografica o un obiettivo siano solo dei freddi numeri. Pezzo fondamentale della nuova metodologia di test è rappresentato dall'analisi computerizzata effettuata dal software Imatest, a cui vengono sottoposti una serie di scatti effettuati in condizioni controllate e ripetibili.

Fotocamere e obiettivi verranno, quindi, sempre sottoposti a una doppia serie di prove: in studio e sul campo. I test in studio vengono effettuati in condizioni di illuminazione controllata e costante, e forniscono una serie di dati oggettivi che permettono un agevole confronto tra modelli diversi.

Per le fotocamere, vengono utilizzati ogniqualvolta disponibili l'obiettivo 50mm a focale fissa di riferimento per il sistema fotografico in esame (50mm equivalente nel formato 35mm per sensori di diverso formato) e lo zoom standard fornito in kit impostato a 50mm (50mm equivalenti). Allo scopo di valutare la fotocamera nelle sue condizioni ideali, senza trascurare la ripetibilità del test, nella prova di fotocamere gli obiettivi vengono sempre impostati a f/8, un valore di apertura che non solo è disponibile su qualunque ottica ma che, spesso, offre la maggiore nitidezza.


Un test MTF condotto nel laboratorio della tedesca InnovationsTechnik.

Per gli obiettivi, viene utilizzato il corpo macchina compatibile di risoluzione più elevata disponibile al momento della prova; l'ottica viene in questo caso testata lungo tutto l'intervallo di zoom e di aperture di diaframma disponibili.

In tutti i casi vengono valutate nitidezza, distorsione e aberrazione cromatica. In funzione della tipologia di prodotto, vengono poi valutate altre figure di merito specifiche come gamma dinamica, rumore, prestazioni del sistema autofocus, cadenza di scatto, vignettatura.

Un sunto dei risultati, comprendente tutti i principali elementi di valutazione, viene riportato nelle relative tabelle. Eventuali altri elementi critici ai fini della valutazione che dovessero emergere nel corso della singola prova, saranno indicati nel testo.

La prova oggettiva viene sempre accompagnata da una prova qualitativa nel mondo reale, durante la quale ottiche e fotocamere vengono utilizzate in diverse condizioni di luce e di scatto, al fine di valutare qualità (o difetti) non misurabili come bontà costruttiva (robustezza), maneggevolezza, fluidità e precisione delle ghiere, efficacia del sistema AF e dello stabilizzatore ottico, resistenza a ghost e flare.

Integrando i risultati di laboratorio con l'esperienza empirica viene creata una valutazione finale che somma i pregi di entrambi gli approcci: la ripetibilità, la precisione e il rigore di un test scientifico uniti all'esperienza pratica capace di mettere in luce pregi e difetti che test esclusivamente "sintetici" non potrebbero evidenziare.