Sony RX100 III, qualità in poco spazio

Sony RX100 III, qualità in poco spazio

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“La terza versione della compatta di qualità Sony conferma le doti dei modelli precedenti e ne elimina i difetti, grazie soprattutto a una nuova ottica. Aggiunto anche un piccolo mirino elettronico.”

Dettagli tecnici e prestazioni

Il sensore Exmor R CMOS da 20.1 Mpixel in formato da 1" (13.2x8.8mm) è senza dubbio uno degli elementi caratterizzanti di questa fotocamera, che al debutto ha posto la RX100 in una categoria a parte e che tutt'oggi conta pochissimi concorrenti. L'area utile, a metà strada tra una buona compatta e una APS-C, assicura un favorevole rapporto segnale/rumore nonostante l'elevata risoluzione.

Con la seconda versione della RX100 è stata introdotta la retroilluminazione, mentre in occasione di questa terza versione il sensore non ha subito modifiche sostanziali, ragion per cui l'elemento tecnico di spicco della RX100 III è, indubbiamente, l'obiettivo Vario-Sonnar T* 8.8-25.7mm, equivalente a 24-70mm f/1.8-2.8. Costituito da 10 elementi in 9 gruppi, conta ben 9 elementi asferici, due dei quali Advanced Aspherical cementati tra loro, il che rende ben conto della complessità della nuova ottica. Il diaframma è a 7 lamelle circolari, come per i modelli precedenti, mentre la distanza minima di messa a fuoco si è ridotta a 30cm in condizioni standard (5cm in modalità macro). L'elevata apertura, finalmente sfruttabile a qualsiasi focale, è una delle chiavi che consentono a questa fotocamera di ottenere buone prestazioni con luce scarsa, al pari del buon rapporto segnale/rumore.


Il programma di scatto "Fuochi artificiali" è uno dei numerosi automatismi che consentono di ottenere scatti "difficili" senza sforzo.

La sensibilità nativa è compresa tra 125 e 12800 ISO. Come nel caso dei modelli precedenti, può raggiungere i 25600 ISO equivalenti, ma solo utilizzando il programma Scena - Alti ISO, che sfrutta lo scatto multiplo e la tecnologia MultiFrame NR. All'estremo opposto, la sensibilità è riducibile fino a 80 ISO. In questo settore, non sono state apportate migliorie significative.
Il sistema di messa a fuoco, a rilevazione di contrasto, è ancora a 25 zone. Un piccolo affinamento è dato dal fatto che, ora, le aree AF adattano automaticamente le loro dimensioni nel caso di tracking focus.

Del mirino ottico abbiamo già detto e non c'è molto che si possa aggiungere a titolo di approfondimento tecnico, se non che si tratta di un OLED con classico schema RGB, mentre il display posteriore è un LCD con schema RGBW (Sony WhiteMagic); entrambi innovativi, anche se in modo diverso. Una curiosità riguardo al mirino è dato dal fatto che anche le sue lenti sono costruite da Zeiss, e utilizzano anch'esse il T* Coating, cioè il rivestimento superficiale antiriflesso che Zeiss utilizza abitualmente sui suoi obiettivi.  

La RX100 III integra Wi-Fi con supporto NFC e porta al debutto sulla famiglia RX100 PlayMemories Camera Apps, l'ormai noto ecosistema Sony di App (gratuite e a pagamento) che espandono le funzioni della fotocamera; al momento sono 28 in tutto, circa la metà delle quali gratuite. Grazie al Wi-Fi, è anche possibile controllare la fotocamera da remoto tramite smartphone.


Anche il mirino utilizza la copertura antiriflesso Zeiss T*

Il tempo di scatto va da 30s a 1/2000s. Per quanto riguarda la cadenza di scatto, Sony dichiara 2,9 fps con AF-S attivo, che salgono a 10 fps in modalità "priorità otturatore", cioè con focus lock ed esposizione calcolata sul primo fotogramma.
Le nostre prove hanno restituito dati un po' diversi, ma comunque notevoli per una compatta. I 10 fps sono effettivamente raggiungibili, ma solo scattando in formato JPEG (9,9 fps rilevati in formato JPEG Extra Fine); in queste condizioni, peraltro, la raffica dura molto a lungo: 50 file mediamente, prima che la cadenza di scatto si riduca a poco meno di 2 fps causa saturazione del buffer.

In formato RAW e RAW+JPEG, la cadenza di scatto è molto simile e pari a poco più di 6 fps, con una durata della raffica che all'incirca si dimezza, rimanendo comunque ragguardevole: 26 e 24 frame in media, rispettivamente, prima che la cadenza di scatto cada a 1,65 / 1,25 fps.

Il tempo di svuotamento del buffer è contenuto, solo 20 secondi in formato RAW+JPEG, una quindicina in formato RAW  e circa 10 secondi scattando in JPEG.

Il tempo di accensione rilevato è stato pari a poco più di 2 secondi, quindi nella media. L'autofocus è normalmente veloce tranne nel caso di messa a fuoco a punto singolo senza pre-focus, che fa registrare un poco esaltante 0,82 secondi (caso comunque poco frequente sul campo). In pratica, dato l'utilizzo che si può fare di questa fotocamera, la velocità del sistema AF non viene mai percepita come un limite. < /p>