Sony RX100 III, qualità in poco spazio

Sony RX100 III, qualità in poco spazio

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“La terza versione della compatta di qualità Sony conferma le doti dei modelli precedenti e ne elimina i difetti, grazie soprattutto a una nuova ottica. Aggiunto anche un piccolo mirino elettronico.”

Impressioni d'uso

Come sempre per i modelli Sony, il menu è chiaro e ben organizzato, e la disposizione dei comandi è ergonomica e perfettamente funzionale. Ciò non di meno, la RX 100 III, come i precedenti modelli, deve fare i conti con il pochissimo spazio a disposizione: la mancanza di un'impugnatura degna di questo nome pregiudica la stabilità di scatto, e la carenza di controlli fisici dedicati alle impostazioni prettamente fotografiche rende le normali operazioni più lunghe e laboriose rispetto a una mirrorless avanzata o una reflex. La RX100 non potrà quindi mai essere considerata, a nostro avviso, una linea di prodotti per utilizzo professionale.

Detto questo, nel suo genere è certamente tra le migliori grazie al buon menu rapido, richiamabile tramite pulsante Fn, alle ampie possibilità di personalizzazione e alla presenza della ghiera frontale. A quest'ultima può essere associato un parametro a scelta da utilizzare in fase di scatto (ad esempio ISO, diaframma o zoom), ma può essere utilizzata anche a supporto del menu rapido, per scorrere tra le varie opzioni disponibili per il parametro evidenziato. Semplice e geniale.


Con questa terza versione, Sony ha poi migliorato o risolto alcuni problemi che hanno afflitto i primi due modelli. Abbiamo già citato più volte la maggiore luminosità dell'ottica, ma non possiamo non ribadirlo anche in questa sede dato che sul campo fa un'enorme differenza.

Per quanto riguarda il mirino, si può ripetere esattamente la valutazione fatta per il resto del corpo macchina: è troppo piccolo per essere anche solo paragonato a un mirino reflex, e difficilmente gli utenti della RX100 III lo eleggeranno a metodo di inquadratura principale ma, a differenza di altri mirini di analoghe dimensioni che abbiamo visto su altre compatte nel corso degli anni, questo è realmente utilizzabile. Di nuovo, quindi, non il miglior mirino in assoluto ma uno dei migliori, se non il migliore, visto su una compatta di queste dimensioni.     

La reattività complessiva è leggermente migliorata rispetto alle precedenti versioni, e risulta più che adeguata agli scopi che la RX100 III si prefigge di soddisfare. Il display inclinabile migliora ulteriormente la versatilità del prodotto. Rapida e sempre impeccabile, infine, la commutazione automatica tra mirino e display. Se a questo aggiungiamo la solita collezione di funzioni avanzate e di divertenti filtri creativi Sony (ricordiamo solo la funzione inquadratura automatica, che effettua un crop "chiudendo" sul soggetto principale), il risultato è una fotocamera estremamente piacevole da utilizzare.       

Come sempre, non esistono però solo aspetti positivi. Un limite con cui ci si scontra facilmente, e che anzi si è accentuato in questa terza versione, è la focale massima ridotta. 70mm sono sufficienti per un ritratto o una foto di gruppo, ma i soggetti lontani risultano assolutamente fuori portata. Questo può essere un contro non da poco per chi desidera una fotocamera versatile da portare con sé in vacanza: durante un viaggio, laddove si incontrano spesso occasioni di scatto impreviste, la focale della RX100 III potrebbe infatti non bastare.