La RX100 III prosegue la tradizione qualitativa della capostipite apportando significative migliorie in termini di usabilità. Il merito va, principalmente, alla nuova ottica, che risolve il problema più evidente del primo modello, vale a dire la ridotta apertura a focali medio-lunghe. Anche la maggiore potenza del processore d'immagine si avverte positivamente: le specifiche in termini di cadenza di scatto o sensibilità massima non sono cambiate, ma la fotocamera appare più reattiva.
A livello più operativo, sono da segnalare lo schermo orientabile e il mirino, entrambi importanti.
Sul versante video, infine, la RX100 III supporta il formato XAVC S che consente di registrare filmati Full HD fino a 50 Mbps e 100 fps, e utilizza per la prima volta la tecnologia di analisi dei fotogrammi e la stabilizzazione a cinque assi; anche su questo fronte, dunque, l'evoluzione è tangibile.
Per tutto questo la RX100 III è, complessivamente, la migliore della serie.
La qualità d'immagine non è cresciuta apprezzabilmente, ma continua a essere ai vertici della categoria in termini di nitidezza al centro del fotogramma, livello di dettaglio complessivo e comportamento ad alti ISO. Migliorata anche la nitidezza ai bordi, che rimane però il tallone d'Achille di questo modello - di fatto, l'unico difetto di una qualche rilevanza rimasto nel prodotto.
In conclusione, per chi cerca una compatta tascabile di ottima qualità, la Sony RX100 III è oggi un punto di riferimento. Il suo primato potrà però essere insidiato, nell'immediato futuro, dalle Panasonic LX100 e Canon G7X, recentemente annunciate.