Più nello specifico, doveroso segnalare le ampie possibilità di personalizzazione in-camera, che riducono in modo significativo le ore spese in post-produzione, l'efficace stabilizzatore da 4 stop utilizzabile con qualsiasi ottica, l'ampio e reattivo mirino elettronico, le buoni doti di inseguimento del sistema AF - sicuramente un passo avanti rispetto ad altre mirrorless sul mercato.
Il firmware 2.0 l'ha resa ancora più interessante aggiungendo un paio di funzioni come il Digital Shift e lo scatto via USB. A questo, si sommano poi i vantaggi classici del sistema MQT O-MD, vale a dire le ridotte dimensioni di camera e obiettivi e la resistenza a povere e pioggia, che insieme ne fanno un'eccellente compagna di viaggio.
I contro di questo modello sono da cercare in un'operatività complessa a causa delle moltissime opzioni e personalizzazioni possibili, che può disorientare l'utente alle prime armi (a questo tipo di utente Olympus dedica le PEN), e al rumore ad alti ISO superiore alla media. Sia chiaro, il risultato è comunque molto buono in assoluto, dato che è possibile ottenere un JPEG in-camera di tutto rispetto fino a 3200 ISO, ma su questo fronte c'è chi fa meglio.
In definitiva, la E-M1 è un must per chiunque possieda un corredo QT e desideri aggiornare il corpo macchina con un modello più moderno ed evoluto, ed è caldamente consigliata ai viaggiatori, ai reporter e chiunque desideri un corpo macchina di livello professionale, robusto e leggero.
Quanti scattano regolarmente ad alti ISO in pessime condizioni di luce e desiderano quindi un miglior rapporto segnale/rumore, considerino che il vero salto qualitativo oggi si può fare solo con reflex Full Frame, ma con costi e ingombri decisamente superiori.