Le peculiarità di questo modello (per evitare danni alla stampante, l'inchiostro viene considerato esaurito prima che il serbatoio sia del tutto vuoto) impediscono di ottenere una precisione e una ripetibilità assoluta, ma il test ha sostanzialmente confermato i dati del costruttore: 3500 pagine prima di entrare in riserva con il solo colore nero (che, visivamente, corrisponde a un 10% di inchiostro residuo) fanno certamente della Epson L300 una stampante estremamente economica quanto a costi di esercizio.
A fine test, il livello approssimativo degli altri tre colori, in ordine Ciano, Magenta e Giallo, è risultato pari circa a 60%, 42% e 51%, rispettivamente, il che lascia supporre che, almeno per quanto riguarda la stampa del documento ISO campione, la resa a colori sia persino leggermente superiore a quanto dichiarato da Epson.
Tirando le somme, possimo concludere che laEpson EcoTank L300 sia un prodotto indubbiamente interessante in quanto capostipite di una nuova famiglia di stampanti inkjet che, per la prima volta, "ufficializza" la pratica della ricarica, finora aspramente combattuta.
Questo primo esperimento, però, non può dirsi a nostro avviso pienamente riuscito.
Innanzitutto, va precisato con chiarezza - come del resto il costruttore è, correttamente, il primo a fare - che le EcoTank non sono stampanti per tutti, ma trovano giustificazione economica solo per chi stampa molto. Considerando ad esempio, il multifunzione EcoTank L555 (500 Euro) e il Workforce 2630 (112 Euro), multifunzione "tradizionale" molto simile per caratteristiche all'L555, si scopre che grazie al suo minor consumo di inchiostro, l'L555 raggiunge il punto di pareggio solo dopo oltre 7000 pagine (7095, per la precisione). Evidente quindi come, per molti utenti domestici, tale punto di pareggio possa non essere mai raggiunto.
Non è comunque il lontano punto di pareggio che ci rende scettici, quanto il posizionamento complessivo del prodotto. Chi stampa così tanto, difficilmente a nostro avviso può rinunciare a funzioni come la stampa fronte/retro automatica o a una gestione della carta più evoluta. Non basta, insomma, abbattere i costi di stampa per trasformare una entry-level in una stampante per alti volumi.
Una qualità e una velocità di stampa inferiore a quella di altri modelli Epson tradizionali, dal costo analogo ma più accessoriati, sono altri due argomenti a sfavore della L300, che in definitiva risulterà appetibile a nostro avviso solo per una ristretta fascia di pubblico.