Olympus da tempo implementa sulle sue fotocamere il sistema di stabilizzazione direttamente sul sensore: negli anni il modulo si è evoluto e ha guadagnato fino a 5 assi di libertà e si è fatto sempre più preciso anche grazie di rinnovati Voice Coil Motor che sfruttando la forza magnetica fanno fluttuare il supporto del sensore per compensare il movimento della mano del fotografo.
Il sistema si è fatto talmente preciso che ora può essere utilizzato anche per abilitare una funzione molto particolare: 40M high res shot. Si tratta di un sistema che costruisce immagini a 40 megapixel di risoluzione (RAW a 64 megapixel) combinando 8 scatti in cui il sensore si muove sotto il filtro Bayer di mezzo pixel a formare un quadrato 3x3. In questo modo la macchina va a campionare ogni pixel per ogni componente colore, come già accadeva nel sistema Multi-Shot a 4 scatti di Hasselblad, e inoltre va a coprire anche gli interspazi tra pixel e pixel, spazi che generalmente non sono raggiunti dalla luce e quindi sono solo 'indovinati' dal sistema di demosaicizzazione. A questa pagina un esempio dei 40 megapixel messi alla prova sul campo.
Naturalmente il sistema richiede un appoggio stabile (è consigliato un buon cavalletto) ed è applicabile solo a soggetti completamente statici. Gli indirizzi sono la fotografia di architettura, lo still life, la fotografia industriale e di catalogo. I risultati sono davvero ottimi e fanno fare davvero un balzo in avanti alla piccola mirrorless di casa Olympus, capace di confezionare scatti degni di un dorso medio formato. Tanta risoluzione, nessun artefatto, riproduzione ottimale dei dettagli più fini: una funzionalità non applicabile alla vita di tutti i giorni ma certamente interessante.