Olympus OM-D E-M5 II

Olympus OM-D E-M5 II

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Olympus aggiorna la capostipite della famiglia OM-D, cambiando poco e bene. La E-M5 II è più funzionale, versatile, e si distingue per mirino e stabilizzatore. Innovativa la modalità High Res. ”

Impressioni d'uso

La E-M5 II offre, come tutte le recenti Olympus, un'ampia scelta di programmi di scatto, dai classici PASM ai programmi completamente automatici (iAuto), passando per le Scene e i programmi creativi Art, ormai caratteristici della gamma OM-D: 14 filtri in tutto (Pop art, Soft focus, Colori chiari, Toni leggeri, Grana pellicola, Foro Stenopeico, Diorama, Cross process, Gentle Sepia, Toni drammatici, Key line, Acquerello, Vintage e Partial color), tutti personalizzabili, con la possibilità aggiuntiva di salvare con un solo scatto tutte le principali varianti d'immagine.


La novità dei modelli più recenti è il programma Photo Story, che combina più immagini tra loro creando un vero e proprio impaginato, anch'esso personalizzabile, già pronto all'uso. Come per i filtri Art, anche in questo caso la modalità è molto ben implementata e piacevole da utilizzare.
Il fine di Olympus, con questi programmi creativi, è chiaro ed esplicito: ridurre al minimo il tempo che il fotografo dovrà spendere in post-produzione. Forse non per tutti, ma siamo convinti che per una buona fetta di appassionati, la creatività offerta in-camera dalla E-M5 sarà più che sufficiente!

Chi predilige invece una creatività più tradizionale, troverà nella E-M5 una fotocamera dalle amplissime possibilità di personalizzazione, che assicura accesso diretto a tutti i principali parametri di scatto e molto altro - basti dire che, al pari di altre OM-D, è possibile personalizzare la curva di contrasto già in-camera. L'aggiunta di pulsanti programmabili extra l'ha resa ancora più completa e versatile rispetto al primo modello. Certo non è la soluzione più indicata per i fotografi alle prime armi, che rischiano di perdersi tra i numerosi pulsanti e levette ...

Alla buona esperienza d'uso contribuisce in modo determinante il mirino, identico a quello della E-M1 e per i quale valgono ovviamente le stesse valutazioni: per reattività, è il migliore mai provato finora. Il ridotto ritardo di accensione/spegnimento che si sperimenta nello scatto continuo Hi Speed è tale da non far percepire oscuramento, e il ritardo di aggiornamento durante il movimento rapido della fotocamera o del soggetto, pur se visibile, è abbastanza contenuto da non essere un vero ostacolo allo scatto. In modalità Low Speed, si sperimenta poi un oscuramento analogo a quello di una reflex di pari cadenza, il che d'altra parte riduce la sensazione di ritardo del display assicurando un'esperienza più simile a quella di un mirino ottico.

La fotocamera è sempre molto reattiva, con l'unica pecca di un ritardo all'accensione un po' sopra la media (2,5 secondi), e l'ergonomia più che buona. In definitiva, l'unica pecca che si riscontra sul campo è la ridotta durata della batteria, da risolvere portando con sé una batteria di riserva o acquistando un battery grip.