Comparativa monitor 21:9 - 5 modelli da 29 a 32 pollici

Comparativa monitor 21:9 - 5 modelli da 29 a 32 pollici

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Monitor Ultra-Wide 21:9 a confronto: le soluzioni di Asus, AOC, LG, Nec e Philips. Dal 4:3 al 16:9 e, ora, ecco il 21:9 - il concetto di monitor Wide è in continua evoluzione (ed espansione). Mettiamo a confronto 5 modelli per valutare non solo la bontà dei pannelli e le rispettive dotazioni, ma anche l'utilità pratica di un simile formato. ”

Pannelli e formati

Come noto, la maggioranza dei pannelli presenti nei monitor delle marche più svariate vengono prodotti da un ristretto gruppo di costruttori. Nel segmento degli Ultra-Wide, il panorama è ancora più ristretto. Non tutti i marchi rendono noto il produttore del pannello, ma di fatto l'unico costruttore fortemente impegnato su questo fronte è LG, che produce 3 pannelli 21:9 da 29 pollici, dei quali uno curvo, e 4 pannelli da 34 pollici, dei quali uno curvo. Tutti basati su tecnologia AH-IPS, con retroilluminazione a LED bianchi.

In termini di risoluzione, dei 7 pannelli attualmente in produzione da parte di LG i 3 pannelli da 29 pollici utilizzano tutti la risoluzione più gettonata per questo formato, vale a dire la 2560x1080, così come uno dei pannelli da 34 pollici. I restanti 3 pannelli da 34 pollici offrono invece una risoluzione nativa di 3440x1440.


Tutti sono a 8 bit, con la doverosa precisazione riguardante il 34" utilizzato in questo gruppo da AOC e LG che, pur essendo anch'esso fisicamente a 8 bit, utilizza la tecnica del Frame Rate Control (visualizzazione in stretta sequenza di diversi toni colore) per espandere il numero di sfumature riproducibili. Si passa così dai classici 16 milioni (8 bit) a 1,073 miliardi (10 bit "equivalenti").

Si potrebbe a questo punto concludere che tutti i monitor in prova debbano necessariamente avere prestazioni molto simili, se non identiche. Questo, però, non è del tutto vero: a parità di tipologia di pannello, esistono differenze qualitative che impattano sul prezzo di vendita. I pannelli LCD vengono infatti valutati e classificati singolarmente al temine della produzione in base all'entità dei difetti che presentano, e raggruppati in diverse fasce di prezzo. Produttori diversi possono così vantare le stesse specifiche ma integrare pannelli di diversa qualità (questo consente un risparmio sul prezzo del pannello fino al 30%).

La minore qualità del pannello si traduce, per l'utente finale, in minore uniformità, cioè pixel o aree di pixel più luminose di altre, e/o in errori nella riproduzione colore se il difetto riguarda i filtri.
È poi possibile per il produttore del monitor risparmiare sull'elettronica di gestione (che può incidere per un ulteriore 10%), a scapito soprattutto della stabilità nel tempo.

Un ultimo dettaglio a cui prestare attenzione in fase di acquisto è infine la risoluzione massima ottenibile dalla propria scheda grafica: soprattutto i pannelli da 34 pollici possono infatti avere risoluzioni native superiori a quella disponibile. Si consideri, a titolo indicativo, che la risoluzione massima supportata dall'interfaccia DVI Dual Link è 2560x1600 @ 60 Hz, sufficiente per i modelli da 29" ma non per i 34" di questa prova.