Il corpo macchina della Sony A7S è compatto (127x94x48mm, 489g di peso) ma ricco di controlli, ed è caratterizzato da un'impugnatura anch'essa compatta ma ben sagomata, che assicura un'ottima presa.
Sulla parte superiore del corpo troviamo innanzitutto la ghiera dei programmi di scatto, che offre i classici PASM, un programma Auto, una modalità Scene, un programma Panorama la modalità filmati e due posizioni custom. Seguono il pulsante di scatto con leva concentrica di accensione, un primo pulsante personalizzabile C1 e la ghiera di compensazione esposimetrica, che consente di intervenire per +/- 3 stop.
Le due ghiere di comando principali, da azionare con pollice e indice, si trovano immediatamente sotto la parte superiore. Quella posteriore è perfettamente raggiungibile, mentre quella anteriore soffre del solito problema delle fotocamere dal look di ispirazione retrò: l'elevata distanza tra ghiera frontale e pulsante di scatto, che obbliga la mano a muoversi troppo. Allineati alla ghiera posteriore si trovano anche il pulsante Menu e un secondo pulsante personalizzabile C2.
Il dorso si apre con un piccolo pulsante che, grazie a una levetta concentrica, svolge la doppia funzione di blocco AF o blocco AE - molto pratico. Troviamo poi un pulsante Fn, che richiama il menu di impostazione rapida, la ghiera posteriore con pulsante centrale e due ulteriori pulsanti Play e Cestino, con quest'ultimo che può fungere anche da terzo pulsante personalizzabile C3. La ghiera posteriore, oltre a consentire la navigazione tra i menu, svolge un ruolo importante anche in fase di scatto: se il programma lo consente, regola infatti la sensibilità ISO.
Unita alle due ghiere di comando principali, che come sempre regolano il parametro libero di scatto (o, rispettivamente, diaframmi e tempi quando si lavora in M), questa terza ghiera chiude perfettamente il "triangolo di esposizione" rendendo la A7S estremamente efficace.
Completa il quadro il pulsante Video, in posizione defilata ma molto efficace, a destra dell'appoggio per il pollice.
Il display LCD è un generoso TFT da 3" orientabile verticalmente con risoluzione di 921.600 punti. Non è "touch", ma data l'abbondanza di controlli fisici non si sente la mancanza di questa funzione. Risoluzione e brillantezza non si discutono, ma questo schermo tende purtroppo a generare qualche riflesso di troppo, e la sua leggibilità in esterni non è quindi impeccabile.
Per fortuna c'è l'ottimo mirino EVF da 0,5" con ingrandimento 0,71x. Non è il più reattivo oggi disponibile, ma è ampio e molto nitido, e tanto basta per una fotocamera che non ha velleità di fotografia dinamica.
Il vano memory card, sul lato destro (ma ad apertura frontale), ospita SD e MS, mentre sul lato opposto si trovano le consuete interfacce micro HDMI (tipo D), il doppio jack 3,5mm per microfono e cuffie, e il connettore multifunzione/USB.
La batteria assicura sulla carta un'autonomia di 380 scatti (standard CIPA). Per nostra esperienza, gli scatti possono essere molti meno se non si mantiene un'attenzione maniacale al risparmio energetico, e può benissimo capitare - com'è successo a noi - di non arrivare al termine della giornata di scatto. Non è certo un dramma in termini assoluti, in fondo una batteria di scorta risolve il problema, ma un'autonomia tanto ridotta è fastidiosa su un modello di questa categoria.
Per quanto riguarda gli obiettivi, le Sony A7 utilizzano la stessa baionetta E delle altre mirrorless del marchio, e possono pertanto montare tutte le ottiche E prodotte finora. Le ottiche E, essendo ottiche APS-C, impongono però un fattore di ritaglio 1,5x - cosa che su un modello a bassa risoluzione come la A7S risulterebbe particolarmente penalizzante.
Gli obiettivi compatibili con i corpi macchina Full Frame sono i neonati FE, che nonostante la giovane età sono già una dozzina. Coprono focali da 16mm (16-35mm Vario Tessar T* F4 ZA OSS, 1349 Euro) a 240mm (24-240mm FE F3.5-6.3 OSS, 999 Euro), includendo pezzi interessanti quali gli Zeiss 24-70mm F4 (1199 Euro) e 70-200mm F4 (1499 Euro).
Le ottiche con attacco A possono essere utilizzate tramite adattatore, ma anche in questo caso occorre prestare attenzione alla differenza tra ottiche Full Frame o APS-C (serie DT).