Cogliere l'attimo non è più un problema, grazie alla funzione 4K da 30 fps.
Lo scatto continuo da 6 fps, migliorato rispetto alla precedente G6, è di tutto rispetto, ed è possibile arrivare a 8 fps quando la distanza dal soggetto non varia apprezzabilmente. La messa a fuoco è fulminea con gli obiettivi "giusti", anche in questo caso indistinguibile dalla GH4 - anche le funzioni accessorie, come l'utilizzo dello schermo posteriore come PAD per la selezione dinamica del punto AF, sono esattamente le stesse.
Lumix G7 - 25mm f/1.4. 1/2000 sec, f/4, 200 ISO.
Come sempre accade per le recenti Panasonic, l'elettronica è così sofisticata e le funzioni così numerose da disorientare un po' (Panorama, otturatore elettronico fino a 1/16.000 sec, Silent Mode, 22 filtri creativi, 2 Scene, ampie opzioni di sviluppo RAW in-camera, regolazione curve, Time Lapse ...), ma la buona notizia è che la base è solida: buona impugnatura, due ottimi strumenti di composizione come il mirino EFV (anche lui velocissimo) e display articolato (3" - 1.040.000 punti), elevata reattività complessiva ... insomma: se piace l'elettronica, è possibile passare ore tra i menu della G7, ma se piace la fotografia più "vecchio stile", la G7 è altrettanto efficace.
Lumix G7 - 14-140mm f/3.5-5.6 @ 100mm. 1/250 sec, f/5.6, 320 ISO.
Il livello di rumore sembra essere analogo a altri modelli MQT recenti (GH4), e infatti, al pari della GH4, la gamma ISO è stata ampliata includendo i 25.6000 ISO come sensibilità nativa, a differenza della precedente G6. Per quanto riguarda infine l'autonomia, confermiamo che si tratta di un punto debole: la prima batteria si è esaurita dopo solo mezza giornata di scatto; nel nostro caso si è trattato di scatto intensivo, certo, ma anche con un uso parsimonioso del display - difficilmente, quindi, si potrà arrivare a fine giornata con una sola batteria.