La nuova Fujifilm X-A2 va ad aggiornare, a due anni dal debutto, il prodotto entry-level della famiglia di mirrorless Fujifilm X.
Le novità non mancano, a cominciare dal display posteriore basculante (da circa 40° verso il basso a 175° verso l'alto), e scorre sul meccanismo di sostegno per circa 1 cm, vale a dire quanto basta per emergere dalla fotocamera quando questa è rivolta verso il fotografo per l'ormai imprescindibile "selfie".
Sono state implementate nuove funzioni elettroniche come la messa a fuoco Eye Detection e la Auto Macro, che aiutano il fotografo a ottenere il risultato migliore (molto pratica, in sede di revisione, anche la funzione di ingrandimento automatico del volto). È stata aggiunta la simulazione pellicola Classic Chrome e, come nel modello precedente, non manca il modulo Wi-Fi, ormai piuttosto comune ma non sempre presente in questa fascia di prezzo.
Sono stati, infine, sviluppati due nuovi obiettivi XC, il 16-50mm F3.5-5.6 OIS II e il 50-230mm F4.5-6.7 OIS II, compatti e leggeri, che ben si adattano (anche economicamente) al corpo macchina e coprono tutte le focali di reale interesse per il fotografo dilettante (da 24 a 345mm equivalenti).
La X-A2 rimane però, innegabilmente, la cenerentola della famiglia Fujifilm X. Con la precedente X-A1, è infatti l'unica Fujifilm a non utilizzare quel sensore X-Trans che ha reso celebri le sorelle maggiori. Inoltre, non è dotata di messa a fuoco ibrida, ma solo a rilevazione di contrasto.
Il risvolto positivo di tutto ciò è il prezzo contenuto. Nonostante gli upgrade a ottiche e corpo macchina, la X-A2 costa leggermente meno del modello precedente: 539,99 Euro il kit con XC16-50mm F3.5-5.6 OIS II e 689,99 Euro il kit con doppia ottica XC16-50mm F3.5-5.6 OIS II e XC50-230mm F4.5-6.7 OIS II.
La fotocamera è stata testata con gli obiettivi XC16-50mm F3.5-5.6 OIS II, XF18-55mmF2.8-4 R LM OIS e XF35mmF1.4 R. I test di risoluzione sono stati effettuati con XF35mmF1.4 R.