La Lumix G7 è, anche nelle fattezze, una piccola GH4. Il corpo compatto eppure ricco di controlli è estremamente efficace per la fotografia generica: offre tutto il necessario in fase di scatto, senza eccessi. Ovviamente si tratta di un prodotto lontano dalla filosofia punta-e-scatta, che richiede un minimo di apprendimento.
Oltre che dell'ampia disponibilità di controlli, la buona operatività è figlia di altri due elementi-chiave: la reattività complessiva della macchina, in primis del sistema AF ma anche del mirino elettronico, che è tanto rapido ad accendersi quanto ad aggiornarsi, e l'evoluta implementazione delle funzioni touch. Troviamo infatti anche sulla G7 una funzione già apprezzata sulla GH4 che consente di utilizzare il display come una sorta di PAD, incrementale o assoluto, per la selezione e lo spostamento del punto AF quando si utilizza il mirino - a nostro avviso, il miglior utilizzo del touchscreen a fini fotografici visto finora.
Non è tutto perfetto: la funzione AF touch può anche essere una distrazione (capita spesso di spostare involontariamente il punto AF), e altre funzioni touch sono penalizzate da icone troppo piccole. Tutte le funzioni touch sono però disattivabili, singolarmente o in toto, pertanto possono essere sfruttate solo in quelle situazioni in cui assicurano un vantaggio concreto.
Sono disponibili i programmi di scatto PASM, la modalità iA+ (Intelligent Auto), una modalità Filtri creativi con 22 opzioni principali, tutte personalizzabili, 24 Scene predefinite, una modalità Panorama, una modalità Filmato e una posizione Custom.
In tutti i casi, la disponibilità della doppia ghiera rende tutto più immediato; in generale però, la G7, come altri modelli Panasonic, è tanto ricca di funzioni sofisticate da risultare inizialmente disorientante. Otturatore elettronico o meccanico con le diverse cadenze di scatto disponibili, Silent Mode, Regolazione curve, correzione manuale messa a fuoco, pre AF collegato al sensore dell'oculare ... sono tutte funzioni che richiedono tempo, anche solo per essere scoperte. Per non parlare delle 24 Scene, tra cui 2 distinte per "manicaretti" in genere e per "dessert golosi". Ci chiediamo quale possa essere la differenza tra le due ...
Riteniamo che una riorganizzazione e una generale semplificazione dei menu (completo e rapido), anche a costo di rinunciare a qualche funzione elettronica di secondo piano, sarebbe positiva anche per gli utenti esperti.
Essendo del tutto analoghi, rimandiamo alla recensione delle Lumix GH4 per la descrizione dettagliata dei menu.
Valgono considerazioni analoghe a quelle fatte a suo tempo per la GH4 anche per la tecnologia DFD e la sua efficacia nell'inseguimento dei soggetti: la tecnologia in sé funziona benissimo, ma il corpo macchina non è efficace quanto quello di una reflex spcializzata nella fotografia sportiva a causa del sistema di selezione iniziale del punto (punto AF centrale o punto selezionabile tramite PAD, con il quale però si rischia di modificare involontariamente il punto stesso ...).
Questo limite, più evidente sulla GH4 date le sue maggiori performance e la conseguente maggiore attitudine alla fotografia sportiva, ha scarso peso sulla G7 che, date le prestazioni in scatto continuo, non potrebbe in ogni caso andare oltre l'ambito sportivo amatoriale.
Per quanto riguarda infine la funzione 4K Photo, funzione caratteristica di questo modello, rimandiamo all'apposita sezione all'interno dell'anteprima.