Il corpo macchina della Sony A7 II misura circa 127x96x60mm per 599g di peso, batteria inclusa. È leggermente più grande del precedente modello, ma in effetti l'unica differenza è lo spessore, cresciuto di una dozzina di millimetri a causa della nuova impugnatura.
Il corpo vero e proprio è quasi identico, così i due modelli appaiono a prima vista molto simili; l'ergonomia è però cambiata (in meglio) grazie a due semplici accorgimenti: il pulsante di scatto è stato avanzato, passando dal top del corpo macchina all'impugnatura, e la ghiera di comando frontale è stata anch'essa leggermente avanzata e si trova ora poco oltre il pulsante di scatto.
È stato così risolto il problema, segnalato ad esempio nella recensione della A7S, dell'elevata distanza tra ghiera frontale e pulsante di scatto, che obbligava la mano a muoversi troppo. L'avanzamento del pulsante di scatto ha permesso di aggiungere sul lato superiore un secondo pulsante Custom (C2), ma questo non ha modificato sostanzialmente l'approccio del modello che era già ricco di controlli fisici e indubbiamente indirizzato a un pubblico esperto.
Sulla parte superiore del corpo si trova innanzitutto la classica ghiera dei programmi di scatto, che offre i programmi creativi PASM, un programma Auto, una modalità Scene, un programma Panorama, la modalità filmati e due posizioni custom. Seguono il pulsante di scatto con leva concentrica di accensione, i primi due già citati pulsanti personalizzabili C1 e C2 e la ghiera di compensazione esposimetrica, che offre un intervallo di regolazione di 3 stop.
La ghiera di comando posteriore si trova a ridosso della ghiera di compensazione, in prossimità anche di un terzo pulsante custom (C3); in posizione analoga ma speculare rispetto al mirino, il pulsante Menu.
Il dorso non è stato modificato rispetto ad altri modelli della famiglia, e si apre con un piccolo pulsante che, grazie a una levetta concentrica, svolge la doppia funzione di blocco AF o blocco AE - molto pratico. Si prosegue poi con il pulsante Fn, che richiama il menu di impostazione rapida, con un'ulteriore ghiera posteriore (che chiameremo "verticale" per chiarezza) dotata di pulsante di selezione centrale e con due ulteriori pulsanti Play e Cestino, con quest'ultimo che può fungere anche da quarto pulsante personalizzabile C4.
Il pulsante Video si trova come sempre in posizione defilata, a destra dell'appoggio per il pollice.
La presenza di 4 pulsanti custom, a ciascuno dei quali può essere assegnata una funzione a scelta tra oltre 50 disponibili, è solo un esempio ma spiga bene il livello di personalizzabilità del corpo macchina - in effetti, a ogni pulsante della A7 II può essere di fatto assegnata una funzione a piacere. Sony è fiera di far sapere, in proposito, che è possibile attivare un totale di 51 funzionalità con gli 11 pulsanti disponibili.
Piccoli affinamenti hanno riguardato anche il display, che è sempre un LCD 3" di identica risoluzione VGA (640x480), ma di tipo RGBW, cioè con sub-pixel bianco che ne aumenta la brillantezza senza incidere troppo sui consumi; la conta dei punti è salita di conseguenza da 921.600 a 1.228.800. Grazie alla maggiore brillantezza, la leggibilità in esterni è leggermente migliorata, ma ancora non impeccabile a causa dei riflessi del pannello. Anche l'angolo di inclinazione è stato complessivamente aumentato, di una ventina di gradi.
Tra i due strumenti di composizione, però, è il mirino elettronico a rubare la scena: basato su un OLED da 0,5" XGA (1024x768 pixel, 2.359.296 punti), offre un generoso ingrandimento 0,71x che non fa rimpiangere - almeno per ampiezza - quello di una reflex professionale.
Il vano memory card, sul lato destro, ospita SD e MS, mentre sul lato opposto si trovano le consuete interfacce micro HDMI (tipo D), il doppio jack 3,5mm per microfono e cuffie, e il connettore multifunzione/USB - nulla di nuovo su questo fronte rispetto al primo modello.
Nulla di nuovo, purtroppo, nemmeno sul fronte autonomia, che continua a essere il tallone d'Achille di tutta la famiglia A7. In questo caso, in base allo standard CIPA si arriva a 350 scatti. Possibilissimo non riuscire ad arrivare a fine giornata, peri cui è di fatto indispensabile dotarsi di una seconda batteria, da tenere sempre carica in borsa.
Per quanto riguarda gli obiettivi, le Sony A7 utilizzano la stessa baionetta E delle mirrorless APS-C, e possono pertanto montare tutte le ottiche E prodotte finora, ma solo a patto di accettare il ritaglio al formato APS-C (fattore di moltiplicazione 1,5x).
Gli obiettivi nativamente compatibili con i corpi Full Frame sono gli FE; al momento in cui scriviamo, sono disponibili una dozzina di pezzi che coprono le focali da 16mm (16-35mm Vario Tessar T* F4 ZA OSS, 1.349 Euro) a 240mm (24-240mm FE F3.5-6.3 OSS, 999 Euro). Tra questi, interessanti gli zoom ad apertura costante Zeiss 24-70mm F4 (1.199 Euro) e 70-200mm F4 (1.499 Euro).
Le ottiche con innesto A possono essere utilizzate tramite adattatore, ma anche in questo caso occorre prestare attenzione alla differenza tra ottiche Full Frame o APS-C (serie DT).