Prezzo medio rilevato: 500 Euro
I piccoli-medi tele "da ritratto" sono un'altra categoria molto ricercata dai fotografi di cui c'è una certa abbondanza nel sistema MQT. A poca distanza dal debutto del sistema è infatti arrivato sul mercato l'ambito Leica DG Nocticron 42.5mm f/1.2, che rappresenta tutt'ora un punto di riferimento nel suo settore, ma il cui prezzo non è tra i più abbordabili (1600 Euro il prezzo medio rilevato, offerte speciali escluse); Voigtlander produce il Nocton 42.5 mm f/0.95 (1000 Euro il prezzo medio rilevato), e non è il caso di trascurare gli analoghi modelli della "sorella" Olympus.
Con il più recente Lumix G 42.5mm F1.7 ASPH (85mm equivalenti nel formato 35mm), però, Panasonic ha voluto produrre un obiettivo più compatto e abbordabile. Costruito da 10 elementi in 8 gruppi, tra cui un elemento asferico posteriore, misura appena 55mm di diametro per 50mm in lunghezza, e utilizza filtri da soli 37mm, eppure offre un'ampia apertura massima f/1.7.
Nitidezza al centro, a f/5.6 (in alto) e alla massima apertura (in basso).
Alcune sue caratteristiche premianti sono comuni ad altri modelli già esaminati. Tra questi, la messa a fuoco interna, comandata da un'ampia ghiera a controllo elettronico (caratteristica di questo sistema) da circa 20mm di larghezza e la buona qualità dei materiali; anche in questo caso, la costruzione appare impeccabile e solo il peso contenuto tradisce un po' l'appartenenza a una famiglia di ottiche meno nobile.
Nitidezza al bordo, a f/5.6 (in alto) e alla massima apertura (in basso).
La minima distanza di messa a fuoco è pari in questo caso a 31cm, per un ingrandimento massimo pari a 0.2x (0.4x equivalenti nel formato 35mm); Il diaframma a 7 lamelle arrotondate si chiude fino a f/22.
L'ottica è stabilizzata, e il motore di messa a fuoco è un passo-passo di caratteristiche analoghe a quelle dei modelli di categoria superiore. Il rivestimento antiriflesso è il classico Multi-coating, anziché il più sofisticato Nano Surface Coating riservato alle ottiche "X".
Anche in questo caso, la struttura è davvero semplificata al massimo: nessun controllo oltre alla ghiera di messa a fuoco, nemmeno un selettore per attivare o disattivare lo stabilizzatore d'immagine, che dovrà quindi essere gestito attraverso il corpo macchina, esattamente come il passaggio dalla messa a fuoco manuale a quella automatica.
Molto buona la velocità di messa a fuoco (l'intera corsa richiede solo 4 decimi di secondo). Anche in questo caso, inoltre, la messa a fuoco si è dimostrata consistente, precisa, e praticamente silenziosa, senza alcun problema rilevato di front- o back-focus per l'esemplare in nostro possesso. L'obiettivo viene fornito con paraluce e custodia di trasporto. Stranamente, e un po' scomodamente, come nel caso del 15mm l'installazione del paraluce richiede la rimozione di una ghiera esterna dalle finalità puramente estetiche.