Vignettatura e distorsione
Complice anche il fatto che non si tratta di obiettivi super-luminosi, la vignettatura è decisamente contenuta per tutti. A parità di apertura, in effetti, il comportamento è molto simile per i tre (circa -0.5 EV @ f/4), e la differenza a livello visivo si avverte solo con il 16-55mm, che a causa della combinazione tra apertura f/2.8 e 16mm, fa registrare nel peggiore dei casi un -0,88 EV a 16mm. In ogni caso, nulla di drammatico per un grandangolare di questa portata.
Ci preme però lodare, ancora una volta, l'XC 16-50mm che, pur favorito dall'apertura minore, dimostra a parità di apertura (f/4) il miglior risultato assoluto, segno evidente che non è solo questione di apertura.
Lo stesso dicasi per le distorsioni. Se considerate alla minima focale, il 18-55mm è evidentemente avvantaggiato dalla focale superiore ai concorrenti, ma tra i due che partono da 16mm è l'economico XC 16-50mm ad avere la meglio.
A 23mm, poi, i due XF si equivalgono, mentre è ancora l'XC a prevalere. La differenza non è tale da costituire davvero una discriminante, ma va dato merito al più economico degli zoom Fujifilm di essere un obiettivo che supera le aspettative.