Leica M Monochrom Typ 246, bianconero atto secondo

Leica M Monochrom Typ 246, bianconero atto secondo

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Leica rinnova la sua Monochrom, aggiornando la precedente versione basata sul sensore CCD della M9 all'attuale sensore CMOS delle M e M-P Typ 240. ”

Dettagli tecnici e prestazioni

L'aspetto tecnico più rilevante della Leica M Monochrom Typ 246 è ovviamente il sensore privo di filtro RGB. Il sensore in sé è già una grossa novità rispetto al precedente modello, dato che la prima Monochrom utilizzava un CCD da 18 Mpixel mentre questa seconda versione utilizza il sensore CMOS che ha debuttato sulla M Typ 240 - formato 35mm, risoluzione RAW effettiva di 5976x3992 pixel con un pixel-pitch di 6 micron.

Il sensore CMOS offre senza dubbio diversi vantaggi (gamma ISO più estesa, maggior velocità di lettura che consente la ripresa video) ma, altrettanto indubbiamente, cambia la "resa" dell'immagine, e questo è un aspetto che il pubblico di riferimento Leica vorrà probabilmente approfondire - ci torneremo in seguito.

La gamma ISO complessiva va da 320 a 25000 (era 160-10000 per il primo modello), con i 25000 ISO che sono considerati "in estensione". Non è più possibile arrivare in estensione a 160 ISO, come accadeva per la Mark I. Come tutte le Leica M digitali, anche la nuova Monochrom non utilizza un filtro ottico passa basso.

La vera particolarità della Monochrom è comunque, senza sorprese, l'assenza del filtro RGB. Come noto, i sensori tradizionali utilizzano un filtro RGB detto "di Bayer" per la ricostruzione del colore; si tratta di un filtro di matrice 2x2 (2 pixel verdi, 1 blu e 1 rosso) in cui i pixel sono disposti in modo tale che ogni colore abbia adiacenti i restanti due. La "ricostruzione" dell'immagine, detta demosaicizzazione, prevede per ciascun pixel l'interpolazione dei due colori mancanti basandosi sulle informazione dei pixel adiacenti.


Livello di dettaglio della Canon EOS 750D (in alto) e della Leica Monochrom Typ 246 (in basso). A parità di risoluzione del sensore, il risultato è sostanzialmente equivalente ...

Il sensore della Monochrom, viceversa, registra per ciascun pixel solo il vero valore di luminanza, creando un'immagine realmente bianco/nero di nitidezza superiore data l'assenza di interpolazione. Un'immagine che appare dettagliata e brillante senza necessità di particolari trattamenti in post-produzione.

La Monocrom Typ 246 produce DNG non compressi da 35.5 MB oppure compressi (senza perdita di informazione) da 20-30 MB, ed è dotata di un buffer da 2 GB che consente, secondo il costruttore, di arrivare a 30 scatti consecutivi con cadenza di 3 fps (non viene però specificato il formato).


... la nitidezza, però, è visibilmente diversa. Ancora EOS 750 in alto (200 ISO) contro Leica Monochrom Typ 246 (320 ISO) in basso.

In base ai nostri test, la fotocamera richiede circa 1,8 secondi in preparazione allo scatto (da On a primo scatto) e mantiene una cadenza di scatto leggermente superiore a 3 fps (3.36 in formato RAW+JPEG, 3.45 in formato JPEG) per almeno 22 scatti consecutivi. Non si tratta certo di una fotocamera ad alte prestazioni e, nonostante il buffer incrementato abbia aumentato molto la durata della raffica, che era si soli 8 scatti per la M Typ 240, la M rimane una fotocamera inadatta allo scatto continuo, anche a causa del tempo di svuotamento del buffer fastidiosamente lungo (dai 53 ai 58 secondi quando si coinvolge il formato RAW).

Per quanto riguarda la lettura esposimetrica, sono disponibili due soluzioni: quella classica Leica, che utilizza fotocellula e luce riflessa dalla prima tendina, e quella basata su sensore. La prima soluzione offre una media pesata con forte prevalenza al centro, la seconda offre le classiche modalità che si è soliti trovare su una fotocamera moderna: media pesata, spot e valutativa (multi-field).

La ghiera dei tempi mette a disposizione da 8 secondi a 1/4000 in passi di mezzo stop, più posa B e posizione Auto (che pone la fotocamera in Priorità di diaframma). Il tempo massimo di posa arriva a 60 secondi, utilizzabili in Priorità di diaframma o in posa B. Il syncro flash è pari a 1/180 sec.
Disponibile la compensazione esposimetrica, per +/- 3 EV, e una funzione bracketing da 3 o 5 scatti con scostamenti da 0,5 a 3 EV.