Cosa serve per scardinare definitivamente la posizione di monopolio delle reflex in ambito professionale? Innanzitutto un'esperienza d'uso che non faccia rimpiangere il mirino ottico, la finestra attraverso la quale il fotografo osserva il mondo e decide quali aspetti coglierne e impressionare sulla pellicola o trasformare in bit sulla superficie del sensore. Partiamo proprio da questo punto. Leica ha voluto progettare un mirino totalmente nuovo e ha scelto un pannello da 4,4 milioni di punti, attualmente quello con la più alta risoluzione tra gli EVF utilizzati su mirrorless e simili. Il tasso di aggiornamento delle immagini sul display è di 60Hz: la sensazione è molto buona, anche se forse nelle fasi più concitate con inquadrature in rapido movimento qualcuno potrebbe ancora far notare la differenza con la stabilità e l'assenza di scie tipica dei mirini ottici. Alcune mirrorless offrono la possibilità di attivare un refresh rate del mirino a 120Hz, forse Leica poteva osare di più con il suo pannello. Come già visto su Leica S, molto comoda è la regolazione diottrica del mirino, molto importante per chi porta gli occhiali.
Il sensore è un pieno formato 35mm CMOS accreditato di 24 megapixel, caratterizzato dalla presenza di 49 punti di messa a fuoco a rilevazione di contrasto. Questi ultimi si fanno notare per l'ampia copertura del fotogramma, difficilmente raggiungibile coi moduli dedicati che sono integrati generalmente nelle reflex. Il sensore è in grado di sfornare immagini con una raffica decisamente elevata e permette di registrare filmati ad alta risoluzione: 4K a 30fps e Full HD fino a 120 fps, posizionando così la nuova Leica SL in prima fila anche nel mondo delle riprese video. Sul fronte delle connessioni abbiamo una presa USB 3.0, per il collegamento al PC anche per lo scatto remoto in tethering, la presa synchro flash, la presa HDMI e un connettore multifunzione a cui potranno essere collegati un microfono esterno e le cuffie. Non mancano poi Wi-Fi e GPS. Il display posteriore è touchscreen e può essere utilizzato per selezionare più facilmente le voci del menu, ma anche per decidere il punto di messa a fuoco e - a scelta - anche scattare direttamente.
Leica ha dimostrato di avere questo concept in mente già da tempo: la baionetta è infatti la stessa della mirrrorless APS-C Leica T. Gli obiettivi della sorellina saranno quindi utilizzabili fin da subito con piena compatibilità sulla nuova nata (in modalità crop automatica) e viceversa. Arriverà poi l'adattatore per le ottiche M e per quelle dedicate al sistema Leica R. In più, ma ne parliamo più avanti, arriveranno anche quelli per le ottiche dei sistemi di altri produttori. La batteria è la stessa utilizzata per il sistema medio formato Leica S e dovrebbe quindi risultare sovradimensionata per una full frame. Dalle prove effettuare sul campo da alcuni professionisti l'autonomia sembrerebbe un altro dei punti di forza di questa fotocamera.