La RX10 Mark II esibisce un'ottima nitidezza al centro dell'immagine (oltre 2000 LW/PH, con completa estinzione del pattern solo nell'intorno delle 2800 LW/PH); nitidezza, che, alle focali inferiori, viene ottimamente preservata anche ai bordi estremi, dove si registrano circa 1900 LW/PH - un degrado davvero insignificante.
50mm, centro.
All'aumentare della focale, però, la nitidezza viene mantenuta solo al centro dell'immagine. A 200mm, che è la focale massima per questo modello, al centro si contano ancora poco più di 1900 LW/PH, ma spostandosi ai bordi il dato precipita a 815 LW/PH, il che equivale a un'immagine molto "morbida" e poco incisa.
200mm, centro.
Il JPEG prodotto in-camera è sviluppato in modo molto aggressivo, come da tradizione Sony, ragion per cui si ottiene a prima vista una notevole impressione di nitidezza, figlia però di una marcata sovra-elaborazione del file; il livello di dettaglio ovviamente non aumenta, in compenso compaiono artefatti indesiderati.
L'aberrazione cromatica, che al centro rimane sempre sotto controllo, ai bordi arriva, nel caso del JPEG prodotto in-camera, a ben 1.7 pixel, risultando chiaramente percepibile.
50mm, bordo.
200mm, bordo.
Si tratta in assoluto di ottimi risultati, ma non si può fare a meno di notare come la rivale Panasonic FZ1000 faccia leggermente meglio pur integrando uno zoom ben più ampio. La FZ1000 parte infatti in leggero vantaggio quanto a nitidezza al centro alle corte focali, concede un punto a Sony quando si passa, sempre alle corte focali, dal centro ai bordi (dove la Sony è più nitida) ma si rifà ampiamente all'allungarsi dello zoom - fino ai 300mm, infatti, il prodotto Panasonic perde pochissimo. Anche in termini di aberrazioni cromatiche la FZ1000 risulta in vantaggio.
La risposta cromatica non presenta sorprese: buona saturazione a 100 ISO, tra il 105% e il 110% (RAW-JPEG), che si traduce in colori vividi ma sempre realistici, ed errori cromatici contenuti, senza alcuna dominate significativa. Solo il bilanciamento del bianco automatico in JPEG potrebbe essere migliore (2.1 punti dC94), ma questo è un dato più che normale per una compatta.
RAW, nessun de-noise applicato, 100 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 200 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 400 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 800 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 1600 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 3200 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 6400 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 12800 ISO.
Nel corso della prova abbiamo poi osservato una leggera ma sistematica tendenza alla sottoesposizione (da -0.34 a -0.40 f/stop) di entità comunque sufficientemente ridotta da non destare preoccupazioni.
Buono infine, com'è lecito attendersi da un sensore da 1", il comportamento ad alti ISO. Il rapporto segnale/rumore a 100 ISO è pari a quasi 39 dB, vale a dire file molto puliti e "grana" paragonabile a quella di un moderno sensore Full Frame da 24 Mpixel. Le sensibilità superiori risultano ovviamente penalizzate rispetto a quanto si osserva con sensori di maggiori dimensioni, ma ancora a 6400 ISO di registra un rispettabilissimo 22.5 dB.
RAW, nessun de-noise applicato, 100 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 800 ISO.
RAW, nessun de-noise applicato, 6400 ISO.
In pratica, con la RX10 Mark II si lavora molto bene fino a 800 ISO compresi. A 1600 ISO il rumore all'interno del file RAW è chiaramente visibile ma il livello di dettaglio è ancora molto buono.
Solo a 3200 ISO la qualità d'immagine risulta compromessa.
A 6400 ISO fa la sua comparsa il rumore cromatico e, senza sorprese, i 12.800 ISO sono abbondantemente fuori dalla portata di un odierno sensore da 1".