Testata con l'obiettivo Zeiss Sonnar FE 1,8/55mm, la A7R II ha innanzitutto infranto, senza troppe sorprese, il record di risoluzione tra le mirrorless da noi testate (appartenente peraltro a un'altra Sony A7). Oltre 42 Mpixel e una buona ottica fissa danno i loro frutti, e il livello di dettaglio catturabile con questa fotocamera è semplicemente sorprendente. Al momento, solo la Canon 5Ds fa meglio.
Ciò che però realmente stupisce, in questo modello, è la risposta ad alti ISO, che supponevamo essere buona vista la gamma ISO utilizzabile ma, francamente ... non così buona!
Rispetto alla A7R Mark I, innanzitutto, questa Mark II mostra meno rumore fino a 1600 ISO compresi, nonostante la maggior risoluzione.
Le immagini partono da una enorme quantità di dettaglio a 100 ISO (si noti, nella galleria, il particolare dell'integrato di maggiori dimensioni: quello che si vede non è rumore, ma la finitura superficiale dell'integrato stesso!), che scende immediatamente un poco al crescere della sensibilità ma che si mantiene su livelli elevatissimi fino a 3200 ISO. Parlando di puro dettaglio, solo a 6400 il rumore inizia a confondere i dettagli più fini, ma l'immagine mantiene in effetti una sua "dignità" fino a 25.600 ISO compresi.
Immagine originale - guarda la galleria per altri particolari e tutte le sensibilità.
100 ISO
1600 ISO
3200 ISO
6400 ISO
12800 ISO
25600 ISO
Parlando di texture e sfumature tono su tono, queste degradano ovviamente con maggiore anticipo, ragion per cui a 6400 si nota già un deperimento leggermente maggiore, ma fino a 3200 ISO inclusi la pulizia del file è davvero invidiabile. In pratica, nonostante la risoluzione quasi doppia, il comportamento ad alti ISO è quasi pari a quello della A7 II (che, a questo riguardo, aveva in effetti un po' deluso) ... incredibile!
La bontà di questo sensore nel garantire un buon rapporto segnale/rumore riesce a favorire la A7R II ad alti ISO anche rispetto a concorrenti "difficili" come la EOS 5Ds. Se, infatti, a sensibilità base la Canon prevale chiaramente, a partire da 3200 ISO è la Sony ad assicurare il maggior dettaglio.
Una serie di foto scattate con sottoesposizione di 5EV e quindi sovraesposte in post-produzione della stessa quantità per valutare la "lavorabilità" del RAW. In alto: immagine ricavata da RAW 14 bit non compresso. Al centro: da RAW 14 bit compresso - le differenze sono praticamente invisibili, a fronte di un file che passa da circa 80 MB a circa 40! In basso: da RAW 12 bit.
Molto buona la gamma dinamica e il recupero dalle basse luci, specie con il firmware a partire dalla versione 2.0 che consente di registrare RAW non compressi a 14 bit (nota: in scatto continuo, bracketing incluso, in modalità silenziosa e in posa B la profondità colore del RAW si riduce a 12 bit).
Per quanto riguarda il colore, il JPEG ha una risposta molto simile alla A7 II, vale a dire un pizzico consumer ma senza eccessi (circa 115% di saturazione), con un errore di esposizione trascurabile (-0,19 EV) ma anche con un errore sul bilanciamento del bianco piuttosto visibile, che obbligherà a correzioni frequenti in tutte le situazioni non "elementari" per la fotocamera, come la luce naturale.
Il RAW, previa calibrazione del punto di bianco, è invece impeccabile sotto tutti i punti di vista. Si segnala per un errore di esposizione praticamente nullo e per un errore puramente cromatico tra i più bassi da noi registrati finora.