Il Tamron SP 15-30mm f/2.8 Di VC USD è un obiettivo moderno, nato con l'intento dichiarato di "reggere il passo" dei nuovi sensori di altissima risoluzione, e centra perfettamente il suo scopo.
Lo abbiamo messo alla prova con la reflex più esigente oggi disponibile, e ne è uscito alla grande: nitidezza al centro da ottica fissa, per di più molto sfruttabile perché quasi costante al variare della focale e molto elevata già alla massima apertura; ottima tenuta fino ai margini del fotogramma APS-C e buona tenuta fino ai margini del fotogramma full frame alle focali superiori; aberrazione cromatica perfettamente sotto controllo; distorsioni evidenti a 15mm ma inferiori a quelle esibite dai più diretti concorrenti; vignettatura moderata a partire da f/4 ... che altro aggiungere?!?
Alle buone qualità ottiche si sommano poi i vantaggi più "pratici" e operativi, come l'elevata apertura massima, la presenza dello stabilizzatore e il prezzo competitivo.
In questo segmento di mercato è difficile trovare prodotti direttamente confrontabili, dato che anche un solo millimetro di differenza all'estremo grandangolare ha un impatto significativo su angolo di campo e complica il progetto ottico. Ciò non di meno, vale la pena considerare le alternative a disposizione dei fotografi all'interno dei corredi reflex più diffusi - Canon e Nikon.
Nikon propone il 14-24mm f/2.8G, che è in assoluto uno splendido obiettivo, dalle prestazioni ottiche in gran parte equivalenti. Ha, dalla sua, un angolo di campo massimo superiore (114,2° contro 110,5°) ma risulta meno nitido alle corte focali e costa, al momento in cui scriviamo, circa il 50% in più, pur essendo privo di stabilizzatore. A nostro avviso, l'ago della bilancia pende quindi leggermente verso Tamron.
Canon ha oggi in catalogo due 16-35mm, uno f/4 ad un prezzo analogo e uno f/2.8 ad un prezzo superiore del 40% circa. Nessuno dei due regge il passo del Tamron dal punto di vista ottico, specialmente in termini di nitidezza ai bordi e omogeneità della risposta alle diverse focali. Considerata la minore dotazione, il minore angolo di campo e il prezzo uguale o superiore, la scelta è a nostro avviso piuttosto semplice. L'unico argomento a favore dei 16-35mm rimane la possibilità di utilizzare filtri frontali; questo per qualcuno potrà fare la differenza, ma in generale ci sembra troppo poco per riequilibrare il confronto.
Sempre da Canon, è da poco disponibile l'EF11-24mm F/4L, che è il rettilineo più ampio oggi esistente, e non fosse altro che per questo motivo appare interessante. Non abbiamo ancora avuto modo di testarlo, ma da un ottica tanto estrema non è lecito attendersi un comportamento impeccabile, e in ogni caso, il suo prezzo su strada nell'intorno dei 3000 Euro lo pone in tutt'altro segmento di mercato.