Leica definisce la M Typ 262 la come l'espressione più essenziale e autentica della fotografia a telemetro. Indubbiamente ha ragione. Si tratta però di capire se questo rigore assoluto possa ancora essere percepito dai suoi utenti come un plus, o se, viceversa, l'introduzione dei modelli Typ 240 e 246 abbia cambiato in modo definitivo la percezione del sistema M da parte dei suoi stessi utenti.
Sia chiaro, la Typ 262 non ha limiti particolari - certo nessuno che non faccia parte del DNA del sistema a telemetro da sempre. Fino a 4 anni fa ci sarebbe parso tutto normale, e l'avremmo probabilmente portata in palmo di mano per la qualità d'immagine che, come sempre, non si discute.
Oggi, però, almeno la nostra percezione del sistema M è un po' cambiata. Lo abbiamo detto a suo tempo e non possiamo che ribadirlo, per quanto ci riguarda la M Typ 240 ha rappresentato la prima vera Leica M digitale. Ogni decurtazione rispetto a quel modello ci lascia l'impressione di prodotto incompleto.
Indubbiamente, esisteranno utenti che la pensano in modo diametralmente opposto e che, provenendo magari a una M precedente al 2012, non desiderano nulla di più. Per questi utenti, la M Typ 262 è perfetta.