Incute timore reverenziale: è questa la prima cosa che si nota al solo avvicinarsi a una fotocamera medio formato. Saranno le dimensioni del corpo, sarà la corposa ottica che vi si trova sempre attaccata, sarà il sapere che dentro c'e un sensore bello grosso, sarà il rapido conto che vi rende consapevoli di avere concentrato in un volume di poco più di un litro il costo di una berlina tedesca. Il tutto in 2.115 grammi. Avendo 'solo' 50 megapixel di risoluzione Hasselblad H6D-50c incute un po' meno timore, ma si tratta comunque di un oggetto dal valore di 22.900€ (IVA esclusa). Impugnandola ci si rende subito conto delle differenze con le fotocamere reflex e mirrorless a cui la maggioranza è abituata: già solo il fatto che l'impugnatura sia praticamente separata dal corpo rende queste diversità evidenti. A livello di ergonomia Hasselblad ha trovato la quadratura del cerchio da tempo e infatti le nuove fotocamere non hanno subito modifiche sostanziali sotto questo punto di vista. Piccole modifiche hanno interessato i tasti, mentre l'interfaccia touchscreen del dorso è stata rivista, rendendo l'esperienza d'uso più simile a quella che sperimentiamo tutti i giorni quando abbiamo a che fare con il nostro smartphone. Diversi dei parametri di scatto sono regolabili direttamente dal touchscreen, ma per chi lo preferisse sono disponibili anche molti tasti sparsi per il corpo e il display LCD monocromatico sulla spalla offre un riassunto di tutte le impostazioni.
Hasselblad H6D è innanzitutto una fotocamera da studio e in quella cornice si muove perfettamente a suo agio. L'abbiamo provata in primis con trasmettitore wireless e set di flash da studio, uno degli scenari d'utilizzo più comuni per la fotografica commerciale, di moda e lo still life. Gli obiettivi del sistema H, dotati di otturatore centrale, garantiscono sincronizzazione flash anche con tempi veloci: l'ultima serie arriva fino a tempi di otturazione di 1/2000 di secondo. Su tratta di una caratteristica ricercata da molti professionisti, con la possibilità di bilanciare meglio luce flash e luce naturale senza troppi compromessi con la chiusura del diaframma, o di congelare l'azione.
Nella galleria qui sopra trovate alcuni esempi delle foto scattate con l'ausilio dei flash da studio a 100 ISO, anche con ingrandimenti al 100%. Quello che colpisce, al di là del mero dato di risoluzione, è la capacità della macchina di restituire al meglio i dettagli più fini, mantenendone tutta la naturalità. Anche la gestione dell'incarnato è pressoché perfetta, confermando quello che è un marchio di fabbrica di Hasselblad, la gestione naturale dei colori.
Scatto a 6400 ISO: ridimensionato e particolare al 100%
Per mettere alla prova la fotocamera in modo diverso, abbiamo deciso di spegnere il trasmettitore flash e provare a utilizzarla in luce ambiente, andando così a saggiarne il comportamento agli alti ISO. Direste mai che la foto qui sopra è stata scattata a 6400 ISO. Anche in questo caso i risultati sono molto interessanti. Senza il flash la scena era molto scura e diverse foto hanno richiesto un intervento molto marcato sull'esposizione, arrivando anche a +5,00EV. In questo frangente il sensore CMOS da 50 megapixel dimostra una gamma dinamica invidiabile, permettendo un recupero delle ombre davvero di rilievo e con un rumore che emerge, ma sotto forma di una grana molto fine, poco invasiva e molto 'analogica'.
Lo scatto originale e quello sviluppato semplicemente alzando comando 'Esposizione' a +5,00EV - Scoprite la differenza passando il mouse sopra l'immagine
Nella gallery qui sotto vedete gli scatti effettuati senza l'ausilio del flash, sfruttando la poca luce ambiente. Oltre ai particolari al 100% inseriamo nella gallery anche le foto senza alcun intevento sui livelli in fase di sviluppo, per rendere evidente il lavoro di recupero delle ombre possibile con il sensore medio formato di Hasselblad H6D-50c. Qui sopra vi mettiamo l'esempio più eclante: una foto totalmente sotto esposta, scattata a 400 ISO, che risulta in fase di sviluppo totalmente recuperabile, senza per altro introdurre un rumore ingestibile.
Chiudiamo questa che non si può definire una vera e propria recensione, ma più un primo contatto, tornando alla domanda iniziale. Il gioco vale la candela? Contando che la candela è il prezzo di un'automobile in molti potrebbero comunque propendere per il NO, ma in alcuni frangenti le capacità di un mostro di risoluzione e gamma dinamica come Hasselblad H6D sono davvero strabilianti, contando che in questo caso ci troviamo al cospetto della versione 'più povera' quella con sensore in formato leggermente ridotto e accreditato di 'soli' 50 megapixel. Per un professionista si tratta certamente di un investimento e il calcolo che deve fare e semplicemente quello del se e quando riuscirà a ripagarlo, facendolo poi fruttare in positivo nel lungo periodo. Le reflex ammiraglie hanno prezzi quantificati comunque in diverse migliaia di euro e la tenuta dell'usato dei sistemi medio formato permette di recuperare una parte, anche consistente, dell'investimento in caso di vendita. Occhi aperti per gli appassionati anche per quello che succederà domani, come abbiamo anticipato in questa notizia.